Energia, Mattarella: “Price cap urgentissimo, superare resistenze”

Foto Ufficio Stampa Quirinale/Francesco Ammendola/ in foto il Presidente Sergio Mattarella

TIRANA – Il price cap europeo per il gas è “urgentissimo” e bisogna “superare le ultime resistenze” dei Paesi che si oppongono a questa soluzione. Non è un caso se il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sfrutta il suo secondo giorno di visita ufficiale nei Balcani per lanciare un richiamo alla coesione dell’Ue, indispensabile per assumere decisioni rapide ed efficaci contro la crisi energetica. A Skopje, capitale della Macedonia del Nord, il capo dello Stato spiega che bisogna “mettere al riparo” famiglie e imprese da “questo impensabile e sconsiderato aumento dei prezzi dell’energia”.

Mattarella rivendica che “l’Italia ha proposto quattro mesi fa un tetto europeo al prezzo del gas” e che “se allora “fosse stato adottato avremmo evitato alcune conseguenze del rincaro dell’energia”. Ma ora non ci sono più scuse, l’Europa deve mettere in campo “meccanismi di solidarietà” per risolvere questa crisi in tempi veloci” ed affrancarsi “dal gas proveniente dalla Russia”, al fine di evitare che le forniture diventino “strumento di pressione politica o di speculazione”, è il monito del presidente.

Per Mattarella è una questione di “resistenza”. Parola che non scandisce a caso, quando chiede l’unità dell’Europa contro l’invasore Vladimir Putin, che “ha riportato l’incubo della guerra nel nostro Continente”. Il Capo dello Stato parla davanti al parlamento macedone e avverte: “La resistenza nei confronti del disegno imperialista manifestato dalla Federazione Russa richiederà un impegno di lunga durata e sta già imponendo sacrifici rilevanti alle nostre popolazioni, a cominciare dal rincaro dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari. Ma sono costi immensamente minori di quelli che dovremmo subire se non venisse fermata subito questa logica di aggressione, che ripropone gli scenari di guerre devastanti dei secoli passati”.

Come in ogni resistenza, quindi, bisogna saper affrontare sacrifici. Ma Mattarella fa notare che “la risposta offerta dall’Europa alle sfide poste prima dalla pandemia e poi dall’aggressione” russa dimostra che l’Ue è “capace di rispondere alle sfide più difficili”. E che “la famiglia euro-atlantica è stata all’altezza della sfida posta dall’avventura bellicista intrapresa da Mosca”. È quindi impensabile “arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli”. Questi elementi inducono a “guardare con serena fiducia al futuro”, secondo il presidente, ma “per evitare fragilità o cedimenti dovremo rafforzare la nostra coesione interna, anche mediante misure che possano alleviare i costi, elevati, che le nostre economie dovranno sopportare”.

Non bisogna dimenticare, infatti, che la crisi energetica è stata provocata dalla “sconsiderata” aggressione aggressione della Russia all’Ucraina, come la definisce Mattarella, ricordando che la partita si gioca anche a livello geopolitico e che in tal senso i Balcani svolgono un ruolo importante. “Singoli attori e potenze esterne desiderano assumere influenza nell’area, portatori di una vocazione di potenza”, ammonisce il Capo dello Stato, ed è per questo che “l’Italia crede fermamente che i Balcani occidentali costituiscano parte integrante dell’Europa e che questa non sarà mai completa senza l’adesione di tutti i Paesi della regione”.

La logica conseguenza – aggiunge Mattarella parlando al fianco del presidente della Repubblica di Macedonia del Nord, Stavo Pendarovski – è che l’Italia “ha sostenuto con vigore” l’apertura dei negoziati per l’adesione di Skopje all’Ue, e “sarà al fianco della Macedonia anche nel percorso ulteriore per l’ingresso nell’Unione, che speriamo si concluda in un tempo breve”. Perché – è la convinzione del presidente italiano – “l’integrazione continentale è un’opera di pace, per allontanare lo spettro dei contrasti e della guerra”.(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome