Euro 2020, favola Danimarca continua: Repubblica Ceca ko 2-1, semifinale dopo 29 anni

Foto Ozan Kose, Pool via AP in foto il danese Thomas Delaney festeggia con i compagni di squadra dopo aver segnato il gol d'apertura della sua squadra durante la partita dei quarti di finale del campionato di calcio Euro 2020 tra Repubblica Ceca e Danimarca, allo stadio Olimpico di Baku

TORINO – La grande paura lascia spazio alla gioia e all’euforia. A tre settimane esatte dallo spavento per Christian Eriksen, la Danimarca entra tra migliori quattro agli Europei a ventinove anni dall’ultima volta, quando poi si impose nel torneo. Kjaer e compagni regolano 2-1 la Repubblica Ceca nel quarto di finale giocato a Baku, in una partita tirata ma che alla fine i biancorossi hanno meritato di vincere, forti della loro migliore qualità e della capacità di leggere meglio i momenti clou della partita.

Ai cechi resta il rammarico per un primo tempo giocato in maniera troppo rinunciataria. Il solito gol di Schick – che raggiunge Cristiano Ronaldo a quota cinque in testa alla classifica cannonieri – riapre un match che solo la poca freddezza dei danesi sotto rete tiene in bilico fino al triplice fischio finale. L’equilibrio a Baku dura giusto una manciata di minuti. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Delaney va in cielo e indirizza il match a favore della nazionale di Hjulmand. Che non si accontenta del vantaggio minimo e cerca di imporre il proprio gioco.

Damsgaard si fa murare in uscita da Vaclik (il portiere vince il duello con l’ala della Sampdoria ancheal 37′), Delaney manda a lato di testa poco dopo. Al 22′ segnali di risveglio da parte dei cechi. Il tiro di Holes viene sporcato, Schmeichel non si fida e si rifugia in corner in uscita. La Danimarca si fa comunque preferire e prima dell’intervallo riesce nel suo intento di raddoppiare. Maehle fa il bello e il cattivo tempo sulla sinistra, cross di esterno destro sul palo più lontano per Dolber, appostato come un falcio in area e freddo nel depositare la sfera in rete.

Silhavy capisce che è il momento di cambiare registro e in avvio ripresa butta subito nella mischia Krmencik e Jankto, per una squadra più offensiva. Gli effetti benefici si vedono subito, e dopo neanche quattro minuti la Repubblica Ceca trova la via del gol con una girata di Schick, delicata ma letale, sul cross di Coufal. La Danimarca accusa il colpo, abbassa il baricentro e perde il brio e la spensieratezza del primo tempo. Solo per qualche minuto però. Schmeichel salva i suoi con un intervento di pugno a togliere il pallone dalla testa di Soucek, sugli sviluppi di una palla inattiva.

I danesi, che godono di ampi spazi in contropiede, potrebbero chiudere i conti ma Vaclik è attento in due occasioni sul sempre attivo Poulsen. Nel finale i cechi si rendono pericolosi soprattutto con qualche mischia in area, ma la Danimarca fa buona guardia, tirando un sospiro di sollievo anche sul tentativo disperato in pieno recupero di Barak. La favola danese può continuare, quella ceca si conclude in Azerbaigian.(LaPresse)

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