Europei U21, l’Italia batte il Belgio 3-1. Ma è quasi fuori

La notizia del poker spagnolo alla Polonia, è una mazzata per i ragazzi di Di Biagio

Foto Massimo Paolone/LaPresse

MILANO – E ora la speranza è che Francia e Romania non confezionino il più classico dei biscotti. Sarebbe l’ennesima beffa. Non basta all’Italia di Gigi Di Biagio la vittoria sul Belgio per 3-1 per accedere alle semifinali degli Europei U21. La concomitante vittoria della Spagna per 5-0 sulla Polonia, consente agli iberici di passare come primi nel girone A e costringe gli Azzurrini a sperare in un ripescaggio come migliore seconda, a questo punto quasi impossibile.

L’Italia travolge il Belgio ma la semifinale è in bilico

Lunedì, infatti, a Francia e Romania basterebbe pareggiare per volare entrambe in semifinale. In realtà l’Italia (+3 differenza reti) potrebbe essere fuori già domani in caso di vittoria della Danimarca sulla Serbia con 3 o più gol di scarto. Le reti di Barella (la prima in maglia U21), Cutrone (che non segnava da dicembre) e Chiesa confezionano un successo amarissimo. Di Vershaeren la rete belga. Resta il rimpianto per la sconfitta contro la Polonia, che si è dimostrata questa sera squadra non certo irresistibile. Per gli Azzurrini ora il rischio di una ennesima beffa europea e soprattutto la delusione fortissima di non aver approfittato del fattore campo almeno per staccare il pass per le Olimpiadi, da cui manchiamo ormai da Atene 2004. Per Di Biagio, avventura azzurra vicina al capolinea.

La formazione azzurra, Kean in panchina

Solo panchina per Moise Kean nella formazione dell’Italia. Una decisione a sorpresa (ieri Kean era in conferenza stampa), probabilmente dovuta a quanto avvenuto nelle ultime ore: Kean e Zaniolo (assente per squalifica) sarebbero arrivati in ritardo ad una riunione tecnica prima della partita e per questo puniti. Di Biagio schiera così Cutrone con Chiesa e Pellegrini in avanti, con la presenza di Locatelli a centrocampo insieme a Mandragora e Barella. In difesa si rivede Calabresi a destra, con Mancini, Bastoni e Pezzella a sinistra. In porta confermato Meret.

Le fasi salienti del match

Buona la partenza dell’Italia, subito aggressiva e propositiva nella metà campo belga. Al 6′ Azzurrini ad un passo dal vantaggio con un colpo di testa di Barella, di poco a lato, su cross dalla sinistra di Barella. Mastica amaro Di Biagio, il centrocampista azzurro era completamente solo in mezzo all’area di rigore. Immediata la replica belga, con un contropiede di Lukebakio che impegna Meret in diagonale. L’Italia insiste ma concede troppi spazi alle ripartenze di un Belgio sempre pericoloso. Al quarto d’ora ancora Azzurrini vicini al gol prima con Chiesa e poi con Mandragora. Con la Spagna in vantaggio sulla Polonia, i ragazzi di Di Biagio provano a stringere i tempi ma continua a mancare concretezza in zona gol in particolare con Cutrone. Dopo un episodio dubbio in area azzurra, con un pestone di Chiesa ad un avversario, il risultato si sblocca finalmente al 44′ con un sinistro in mischia da centro area di Barella.

Italia in pressing, Belgio sotto attacco

Nel secondo tempo, l’Italia continua a riversarsi nell’area belga per cercare di rimpinguare il risultato visto il dilagare della Spagna sulla Polonia. Il raddoppio arriva meritato al 53′ con un colpo di testa di Cutrone su cross di Pellegrini. Per il centravanti rossonero è la fine di un incubo. Non paghi, gli Azzurrini continuano ad attaccare, sfiorando a più riprese il terzo gol con Locatelli, Mandragora e ancora Cutrone.

La Spagna abbatte la Polonia, azzurrini col fiato sospeso

La notizia del poker spagnolo alla Polonia, è una mazzata per i ragazzi di Di Biagio che infatti allentano la presa e finiscono per subire il gol del Belgio segnato dal neo entrato Vershaeren con un gran destro dalla distanza. Nel finale spazio anche per Bonazzoli, al posto di Pellegrini. Mentre resta tristemente in fondo alla panchina Kean. Dopo un palo di Mancini di testa, l’Italia trova il gol del definitivo 3-1 con un gran destro di Chiesa. Rete convalidata solo dopo il check con il VAR. Belgio che chiude invece in dieci per l’espulsione di Mbenza. Al triplice fischio finale c’è davvero poca voglia di festeggiare.

(LaPresse/di Antonio Martelli)

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