Frosinone, abusi sulle figlie minorenni: estradato in Italia dalla Scozia

Le numerose prove raccolte hanno fatto emergere uno spaccato di violenze quotidiane, durate fino al 2019, quando una delle figlie, ormai maggiorenne, si è ribellata

ROMA – La polizia di Frosinone, con il coordinamento della procura di Cassino, ha arrestato un uomo responsabile di violenza sessuale, reiterata nel tempo e aggravata dal vincolo genitoriale, in esecuzione del mandato di arresto europeo emesso dal Gip di Cassino. L’uomo è è arrivato ieri sera all’aeroporto di Fiumicino ed è stato condotto nel carcere di Rebibbia.

L’arresto

L’arresto era stato operato dalla polizia scozzese lo scorso 23 dicembre in collaborazione con lo S.C.I.P. – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che ha fornito un decisivo supporto per l’esito dell’operazione, ottenuto anche grazie all’esatta localizzazione dell’uomo, fornita dai poliziotti del Commissariato di Cassino, che ne monitorava gli spostamenti.

I fatti

I fatti che hanno portato all’emissione della misura si sono consumati tra le mura domestiche ed erano iniziati molti anni fa su un’isola italiana. Dove l’uomo, pastore di una confessione religiosa evangelica, viveva con la propria famiglia. I poliziotti, grazie alle testimonianze minuziosamente raccolte ed allo svolgimento di accurati servizi tecnici, hanno potuto ricostruire completamente i contorni della vicenda. E le indagini hanno consentito di provare i ripetuti abusi sessuali compiuti dal padre nei confronti delle figlie, all’epoca dei fatti minori, già a partire dall’età di 4/5 anni.

Le numerose prove raccolte hanno fatto emergere uno spaccato di violenze quotidiane, durate fino al 2019, quando una delle figlie, ormai maggiorenne, si è ribellata. Anche grazie all’aiuto di un altro pastore e di una psicologa.

(LaPresse)

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