Frutta, rimedio ecologico contro l’afa

L’Oms raccomanda 5 porzioni al giorno ma solo un italiano su 10 ne assume abbastanza: in Campania solo il 6,9%

NAPOLI – La temperatura si alza e cerchiamo di difenderci dall’afa in mille modi: dall’abbigliamento, ai ventilatori, bevendo molta acqua e modificando in parte la nostra dieta. La frutta è fondamentale per difendersi dal caldo: contiene una quota che va dall’80 al 95% di acqua, la restante parte è costituita da carboidrati, fibre, vitamine e sali minerali. L’alto contenuto di acqua contribuisce alla nostra idratazione specialmente nei mesi più caldi, inoltre se si consuma con la buccia fornisce un buon apporto di fibra. Tuttavia siamo ancora indietro sul consumo, dovremmo assumerne molta di più.

I DATI
Frutta e verdura sono alimenti privi di grassi e ricchi di vitamine, minerali e fibre; hanno un ruolo protettivo nella prevenzione delle malattie croniche che sono associate principalmente all’età adulta, quali ad esempio patologie cardiovascolari, neoplastiche e respiratorie. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda un consumo giornaliero di 400 grammi di frutta e verdura, corrispondente a circa cinque porzioni (five a day). Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, relativi al periodo 2017/2020, in Italia meno di 5 adulti su 10 consumano 1-2 porzioni di frutta o verdura al giorno, 4 su 10 ne consumano 3-4 porzioni, mentre appena 1 su 10 ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero 5 porzioni al giorno (five a day). Una piccola quota di persone (meno del 3%), dichiara di non consumare né frutta né verdura. Il gradiente geografico è chiaro e mostra un’adesione al five a day significativamente più bassa nelle Regioni nel Centro-Sud rispetto a quelle del Nord Italia. Già relativamente bassa la quota di persone che aderisce al five a day è anche in diminuzione nel tempo e i dati del 2020 confermano questo andamento. Se l’adesione al five a day resta un’abitudine di pochi, quasi la metà della popolazione consuma almeno 3 porzioni di frutta o verdura al giorno.

CAMPANIA
In Italia circa il 12 % della popolazione consuma 5 porzioni di frutta al giorno, ma il dato varia e di molto nelle varie regioni del Paese. In Campania siamo sotto la media con un valore peggiore rispetto a quello nazionale, ovvero il 6,9%. La regione più virtuosa è la Sardegna con il 15%, oltre il doppio della nostra regione. Il dato peggiore è quello del Molise: solo il 2,9% consuma 5 porzioni di frutta al giorno. Negativo anche il dato relativo al consumo di 3 porzioni di frutta al giorno: in Campania il valore è peggiore della media nazionale (che si attesta intorno al 45%), ovvero il 37,2%.

FRUTTA NELLE SCUOLE
Per favorire il consumo della frutta da alcuni anni, anche nel nostro Paese, è stato promosso un progetto rivolto alle fasce più giovani della popolazione. Si chiama “Frutta e verdura nelle scuole” ed è un programma promosso dall’Unione Europea, realizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, Agea, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano. Il programma è rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria (6-11 anni) e ha lo scopo di incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza dei benefici di una sana alimentazione. A questo scopo, l’obiettivo del programma è quello di: divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti; promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare; diffondere l’importanza della qualità certificata: prodotti a denominazione di origine (Dop, Igp), di produzione biologica; sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari. Il programma prevede la realizzazione di specifiche giornate a tema, quali visite a fattorie didattiche, corsi di degustazione, attivazione di laboratori sensoriali, al fine di incoraggiare i bambini al consumo di frutta e verdura e sostenerli nella conquista di abitudini alimentari sane.

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