Brasile disperato per la ‘Geração destruída’, il sogno spezzato dei 10 giovani del Flamengo

I nomi e le storie di tutti i giovani campioni morti nel rogo

(foto Oglobo)

RIO DE JANEIRO – La “generazione distrutta”. Così il principale giornale brasiliano ‘O Globo’, definisce le vittime della incredibile tragedia avvenuta ieri a Rio de Janeiro. Il centro sportivo del Flamengo, uno dei più gloriosi club sudamericani, è andato in fiamme. Dieci le vittime, tutte identificate. Sogni spezzati, ragazzi giovanissimi hanno perso la vita. Il Brasile è incredulo e in lacrime.

La pugnalata al cuore

Ogni singola storia è una pugnalata al cuore. Arthur Vinicius Silva avrebbe compiuto oggi 15 anni, lo stesso giorno dell’anniversario della nascita del Flamengo. Era il nipote di Andinho, giocatore del Volta Redonda negli anni Novanta. Vestiva la maglia rossonera da due anni. Uno in più di Áthila Paixão, 14 anni, ingaggiato dal club di Rio dopo essere stato notato nella Zico Cup. Nello stesso anno era arrivato anche Bernardo Pisetta, nato a Santa Caterina. Portiere promettentissimo. Il suo sogno, come quello dei suoi compagni, è finito tra le fiamme di un rogo tremendo.

Parate e gol che non ci saranno più

Altra grande promessa tra i pali era Christian Esmeiro, già nazionale under 17 della Seleçao. “Un onore indossare la maglia verdeoro”, aveva scritto sui social nei giorni scorsi. Un fenomeno, dicevano di lui. Così come di Vìtor Isaìas, ex Atletico Paranaense. Capocannoniere di quasi tutti i tornei che ha disputato. Talento puro, con il gol del sangue. Un fiore che non ha avuto il tempo di sbocciare.

La tragedia più grande

E’ morto ad appena 14 anni Pablo Henrique, nato ad Oliveira e cugino di Werley, difensore del Vasco. Tutta la comunità piange per lui: “Era una grande promessa, ma la sua vita si è spezzata nel rogo”, hanno fatto sapere dal Comune che aveva lasciato per giocare con la maglia del Flamengo. L’ultima della sua vita. Spezzato anche il sorriso di Jorge Eduardo, notato da diversi club anche in Europa. I suoi amici hanno raccontato della sua allegria, della sua voglia di sognare. Incenerita da quella che è stata definita come “la più grande tragedia del calcio a Rio”.

In lacrime per Gedinho e Bolivia

Le fiamme si sono portate via anche Samuel Thomas, campione under 15 nel 2018, fan di Cristiano Ronaldo e di Ngolo Kanté. Così come Gedson Santos, centrocampista seguito passo dopo passo dalla sua famiglia e trionfatore della coppa Curitiba due anni fa. Gedinho lo chiamavano tutti. Bolivia, invece, era il soprannome di Rykelmo Viana. Sedici anni, di Limeira, si era fatto notare nel campionato Paulista prima di approdare al Flamengo. La sua ultima casa. Il Brasile guarda a questi suoi figli che non ci sono più. Col cuore colmo di disperazione.

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