Guerra in Ucraina, Zelensky fuggito in Polonia. Stoltenberg: “Morti e distruzione aumenteranno”

(Stefanie Loos/Pool Photo via AP)

KIEVZelensky è fuggito in Polonia. La notizia è stata diffusa dal presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram: “Volodymyr Zelensky ha lasciato l’Ucraina ed è andato in Polonia”. Si attendono però conferme. Intanto secondo le previsioni del Segretario della Nato Jens Stoltenberg sulla guerra in atto tra Russia e Ucraina nei prossimi giorni arriveranno “più morti, più sofferenze e più distruzione”. Stoltenberg ha poi aggiunto che “con città sotto assedio, scuole, ospedali ed edifici civili bombardati l’aggressione russa all’Ucraina è la peggiore in Europa da decenni. L’irresponsabile azione intorno all’impianto nucleare della notte scorsa – ha poi sottolineato – è che molti civili sono stati uccisi e feriti. La Russia deve ritirare le truppe e impegnarsi negli sforzi diplomatici”.” Intanto il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram ha diffuso la notizia della fuga del presidente Volodymyr Zelensky che avrebbe “lasciato l’Ucraina ed è andato in Polonia”. Si attendono conferme.

La presenza Nato
Secondo Stoltenberg “la Nato non è parte del conflitto tra Russia e Ucraina, non cerchiamo guerra con Mosca. Nello stesso tempo, non deve esserci alcun malinteso sul nostro impegno a difendere tutti i nostri alleati. Abbiamo aumentato la nostra presenza a est: è una presenza difensiva”. Inoltre “la Nato si felicita per l’invio di più truppe da parte degli Usa in Europa. La guerra in corso conferma l’importanza della presenza degli Stati Uniti nella Nato”.

La strategia
Stoltenberg ha spiegato poi che “l’unico modo per implementare una zona di interdizione al volo sull’Ucraina, sarebbe mettere in volo aerei Nato pronti ad aprire il fuoco contro aerei russi. E’ una decisione sofferta”, ma è “prioritario non coinvolgere le forze Nato nel conflitto. I ministri hanno convenuto che la relazione della Nato è fondamentalmente per il lungo termine. Ma rimaniamo impegnati a mantenere aperti i canali per la diplomazia e la prevenzione al conflitto per impedire ogni escalation, fraintendimento o calcolo sbagliato. Putin non è riuscito a dividerci -ha poi aggiunto – la Nato è più unita e determinata che mai” anche grazie alla ‘Nato Response Force’ che ha 130 caccia in massima allerta e oltre 200 navi dal nord al Mediterraneo per rafforzare il fianco orientale dell’Alleanza. Continueremo a fare tutto il necessario per difendere e proteggere ogni centimetro di territorio Nato”.

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