Hashish e cocaina nella casa di Flavia Lavinia Cassaro, la maestra che insultò i poliziotti

Per Flavia Lavinia Cassaro è scattata una segnalazione amministrativa

TORINO – Droga rinvenuta dalle forze dell’ordine nell’abitazione della maestra che lo scorso febbraio insultò i poliziotti durante un corteo.

Dosi di hashish e cocaina nella casa di Flavia Lavinia Cassaro, il cui caso scatenò l’indignazione di molti italiani, fino al suo licenziamento dello scorso giugno, al termine del procedimento disciplinare avviato dall’Ufficio scolastico della Regione Piemonte.

Era in prima fila in una manifestazione di protesta contro un comizio di Casapound. Lei, una maestra della scuola elementare, inveì contro gli agenti intervenuti sul posto, augurando loro la morte. “Mi fate schifo. Dovete morire”, urlava. La donna è indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce.

La scoperta durante il controllo di un palazzo in corso Novara

Gli stupefacenti a casa della maestra sono stati scoperti dagli agenti del commissariato Barriera Milano. I poliziotti stavano effettuando un controllo in un palazzo di corso Novara, una zona in cui da tempo vivono esponenti della cosiddetta area ‘antagonista’ della città di Torino. Durante il blitz le forze dell’ordine si sono imbattuti nell’abitazione della Cassaro. Qui sarebbe stata la stessa insegnate ad indicare loro le dosi di stupefacenti presenti sul tavolo. Hashish e cocaina e pure un ‘grinder’ che, per l’accusa, sarebbe stato utilizzato per tagliare la marijuana.

Non era lei l’obiettivo dell’operazione

La scoperta della droga in casa della maestra è avvenuta quasi per caso. Non era lei infatti l’obiettivo dell’operazione. Gli agenti di polizia erano sulle tracce di un 38enne marocchino (vicino di casa e amico della Cassaro) che, per gli investigatori, sarebbe uno spacciatore. Da lì il controllo anche nell’appartamento della donna. Nell’abitazione dell’uomo sono stati trovati altri 14 grammi di hashish. Per l’ex insegnante è scattata una segnalazione amministrativa al termine del blitz, per l’uomo invece una denuncia.

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