I clan ora abbandonano i corrieri e spediscono la droga nei pacchi

NAPOLI – I clan puntano sulla droga. Ma lo fanno a modo loro. Con nuove strategie, per evitare i controlli delle forze dell’ordine. Dopo anni di indagini, la Procura ha tracciato una mappa precisa delle rotte degli stupefacenti. Con poche sbavature. Permette alle pattuglie di predisporre verifiche su treni, aerei, navi, auto e tir. Sempre più spesso con maxi sequestri di narcotici. E’ tempo di correre ai ripari. La Vanella Grassi e i Di Lauro sono i primi a muoversi: usano pacchi postali, per trasportare droga e sempre meno i corrieri, proprio perché gli investigatori hanno acceso i riflettori sugli itinerari dei broker.

Il cambio di strategia

In una delle ultime informative della questura, il cambio di strategia delle cosche nell’area nord della città, per evitare blitz e appostamenti.
Vediamo come funziona il sistema: i pacchi con gli stupefacenti sono gestiti dai sodalizi, ma arrivano dalla Spagna direttamente ai capopiazza, che li dividono in dosi, per la vendita al dettaglio in loco, senza ulteriori passaggi di mano. Meno spostamenti, meno rischi: il pacco viene aperto nelle palazzine, dove vengono preparate le dosi, vendute poco dopo nello stesso stabile.

Indagini complesse

Gli inquirenti per sequestrare il carico di narcotici, dovrebbero intercettare il pacco: impresa non facile. Altrimenti non resta che intervenire nella piazza di spaccio: ma qui lo stupefacente è già diviso in dosi. Ed è arduo recuperarlo per intero. Così negli ultimi giorni c’è stato il boom del sistema, utilizzato a piene mani da tutti i clan durante l’emergenza Covid. Quando gli spostamenti erano ridotti e le strade deserte: i corrieri rischiavano tanto per movimentare grossi stock di stupefacenti e preferivano anonime spedizioni (pure perché c’erano posti di blocco per le norme anti pandemia). Tra l’altro se il pacco viene sequestrato, non è facile attribuirne la responsabilità: chi lo ha spedito? Per conto di chi? A volte gli intestatari sono fittizi.

Le difficoltà economiche

Tutte queste cose, chi traffica droga le sa bene. Oggi le cosche hanno difficoltà economiche. Quasi tutte. C’è bisogno di fare cassa. E in fretta. Non possono più accettare il rischio di grandi sequestri di droga. Poco tempo fa i carabinieri a Scampia hanno scoperto un’auto parcheggiata nella traversa I° Ippolito: era stata cancellata dal Pra e i militari avevano deciso di controllarla. Nel cofano quattro chili e mezzo di hashish in panetti, 50 grammi di cocaina, decine di ovuli di hashish e di dosi di marijuana. Altro danno enorme per le casse.

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