I pensionati insorgono contro il governo Conte: “Usati come bancomat”

Le dichiarazioni del premier sono state aspramente criticate

Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse 24-11-2018 Bruxelles, Belgio PoliticaGiuseppe Conte e GIovanni Tria a BruxellesNella Foto: Giuseppe Conte, Pierre MoscoviciDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

ROMA – I pensionati scendono in piazza accusando il governo di “aver fatto cassa” utilizzandoli “come bancomat per finanziare la manovra”, dicono dalle varie città, chiamati alla protesta da Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. Il motivo è il blocco dell’adeguamento degli assegni, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte definisce “un processo di indicizzazione raffreddato, quasi impercettibile. Parliamo di qualche euro al mese”. E ironizza: “Forse non se ne accorgerebbe nemmeno l’avaro di Moliere”.

La dura protesta di sindacati e opposizioni

Parole che fanno saltare sulla sedia i sindacati e pure le opposizioni. “La battuta di Conte contro i pensionati ricorda molto le brioches di Maria Antonietta”, twitta il senatore Matteo Renzi, mentre la forzista Licia Ronzulli dice che “sentire il premier Conte irridere i pensionati, non quelli d’oro ma quelli che percepiscono pensioni modeste frutto del lavoro di tutta una vita, è davvero disdicevole”.

Per la Uil “Il blocco ripetuto nel tempo della rivalutazione delle pensioni è incostituzionale come più volte riconosciuto dall’Alta Corte. La maggioranza dei pensionati italiani riceve pensioni dove anche il taglio di pochi euro è iniquo ed ingiusto. I pensionati italiani, quindi, non sono paragonabili all’avaro di Moliere, come oggi inopportunamente ha detto il Presidente del Consiglio”.

Pronti alla mobilitazione

E annuncia la disponibilità alla mobilitazione: “Sono tornati a fare cassa con i pensionati, tre miliardi e mezzo per i prossimi tre anni – dice il segretario Barbagalloe questo non è ammissibile”. Anche per la leader Cisl Annamaria Furlan “bloccare la rivalutazione è una scelta iniqua e sbagliata anche da punto di vista economico”.

La replica del premier Conte

“I sindacati protestino pure liberamente, ma non mi sembra che abbiamo attentato ai trattamenti pensionistici, abbiamo operato con molto discernimento una redistribuzione”, replica il premier. Mentre dal M5s contrattaccano: “Dov’erano i sindacati quando i precedenti governi votavano leggi come la Fornero? Forse andavano a braccetto proprio con quegli stessi partiti che facevano scempio dei diritti dei lavoratori”, dicono i deputati della commissione Bilancio, mentre oggi insorgono per una misura – l’indicizzazione delle pensioni all’inflazione – che aumenta, tra le altre, tutte le pensioni fino a 1.522,26 euro lordi, che sono il 41% del totale, almeno all’aumentare dei prezzi”.

(Lapresse/di Antonella Scutiero)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome