Kabul, attentato kamikaze: almeno 40 morti e 60 feriti

L'attacco non è stato rivendicato né dai talebani né dall'Isis. Il raid è avvenuto in una sala ricevimenti dove un gruppo di sunniti commemorava Maometto

LAPRESSE/AFP

KABUL – Ancora un attentato kamizake nella capitale afghana, ancora la paura che si impossessa di Kabul, ancora il sangue che bagna le strade della città. Almeno quaranta persone sono morte e sessanta sono rimaste ferite nel corso di un attentato suicida. I fatti in una sala usata per la celebrazione dei matrimoni durante una riunione di un gruppo di sunniti che commemoravano l’anniversario della nascita del profeta Maometto.

L’attentato non è stato rivendicato dai terroristi

Al momento non si conosce la regia dell’attacco: nessun gruppo terrorista ha rivendicato l’attentato, anche se sia talebani che l’Isis hanno già preso di mira in passato i religiosi allineati con il governo centrale sostenuto dagli Stati Uniti. Quel che è certo è che si tratta di uno degli attacchi più sanguinosi registrati negli ultimi mesi nella capitale afghana. Lo scorso agosto lo Stato Islamico ha condotto due attacchi che hanno provocato la morte di decine di persone.

Prosegue la scia di sangue

Il 20 ottobre, durante le votazioni parlamentari, morirono 15 persone in un attentato suicida a un seggio elettorale nel nord della capitale. Dieci dei morti erano civili, cinque erano agenti di polizia; almeno altre 25 persone rimasero ferite. In quel caso la firma fu dei talebani.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome