Lega, Salvini: “Preferisco che i miei dirigenti mi dicano dove sbaglio”

"Io da segretario della Lega preferisco che i miei dirigenti mi dicano dove sbaglio e non quanto sono bravo, ma con moderazione perché sono permaloso. Mi servono persone con cui ragionare"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Matteo Salvini

MILANO – “Io da segretario della Lega preferisco che i miei dirigenti mi dicano dove sbaglio e non quanto sono bravo, ma con moderazione perché sono permaloso. Mi servono persone con cui ragionare”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervenendo all’incontro ‘L’Italia del merito, delle competenze e delle libertà’. “La Lega oggi – ha aggiunto – è inimmaginabile rispetto a quella della mia prima tessera nel 1991. La Lega ha circa 800 sindaci e 6.000 amministratori locali, ha il sindaco di Potenza e di Treviso. La mia scommessa è stata: un pezzo d’Italia da solo non è competitivo, o cerchiamo di avvicinare le Italie con 8.000 Comuni e santi patroni… Occorre armonizzare. A Bruxelles contiamo qualcosa se siamo uniti. Io sto lavorando per un allargamento intelligente ad alcuni Paesi come l’Albania”.

LaPresse

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