Lite prima degli spari a Chiaiano

Raid mirato, ma gli agenti non trovano i bossoli in via Giovanni Antonio Campano

NAPOLI – Titolare di una concessionaria gambizzato nel quartiere Chiaiano nella notte tra venerdì e sabato: la questura ha raccolto elementi per ritenere che un gruppo armato sia andato in via Giovanni Antonio Campano per lanciare un avvertimento, fare una rappresaglia. Probabilmente cercava proprio il commerciante, ferito con una pallottola ai glutei. Non volevano uccidere. Ma quasi certamente lasciare un messaggio intimidatorio. Perchè? Qualcosa era successo nelle ore precedenti al raid. La squadra mobile sospetta una vecchia lite, una questione mai risolta. Le indagini vanno in questa direzione. Intanto gli agenti hanno effettuato un secondo sopralluogo in via Giovanni Antonio Campano. Ma non hanno trovato bossoli: il commando ha usato un revolver, per non lasciare tracce. Gli investigatori puntano sulle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. La vittima è un imprenditore incensurato, che abita a Chiaiano e qui lavora. Ieri notte è stato medicato all’ospedale di Giugliano per una ferita da arma da fuoco. Non è stato solo un assalto intimidatorio. Ma un raid armato a tutti gli effetti: la banda in scooter aveva le pistole e ha seminato il panico nell’isolato. Ha sparato più volte, stando al racconto degli abitanti. E dunque c’è da capire quali fossero le reali intenzioni del gruppo di fuoco. Da una prima verifica, sembra una ‘stesa’. Ma il fatto che abbiano ferito il titolare della concessionaria, spinge gli inquirenti a sospettare una faccenda pregressa. E forse mai risolta.

Gli accertamenti della squadra mobile sono tuttora in corso. Per ora non escludono nessuna ipotesi. Il commerciante non è grave, hanno fatto sapere ieri mattina. Colpito da una sola pallottola a un gluteo. Lo hanno ascoltato a lungo in ospedale, per avere i primi elementi. E da qui partono i poliziotti, per stringere il cerchio e individuare i responsabili del raid. Se è stato colpito da una sola pallottola, probabilmente è un avvertimento. O, peggio, una punizione. Questi gli scenari sui quali lavorano gli specialisti della questura. Intanto le pattuglie hanno intensificato i servizi per il controllo del territorio a Chiaiano e in particolare in via Giovanni Antonio Campano. Qui la polizia ha avviato dei controlli mirati nelle palazzine di edilizia popolare, per fare sentire la presenza dello Stato nel quartiere. E sviluppi potrebbero arrivare nei prossimi giorni, con i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza.

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