Il no dell’Ue, tre settimane per rivedere la manovra. Moscovoci: “L’Italia invii il piano prima possibile”

Il commissario: "Il parere adottato oggi dalla Commissione non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno in quanto il progetto di bilancio del governo italiano rappresenta una deviazione chiara e intenzionale dagli impegni assunti dall'Italia lo scorso luglio"

AFP photo / Emmanuel Dunand in foto Pierre Moscovici

BRUXELLES – La commissione europea boccia la manovra finanziaria del governo pentaleghista. Le premesse erano chiare, Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici ha solo ufficializzato quello che era nell’aria da giorni. L’Ue ha concesso all’Italia tre settimane di tempo per rinviare il piano.

La stroncatura

Il parere adottato oggi dalla Commissione non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno – ha detto Moscovici – in quanto il progetto di bilancio del governo italiano rappresenta una deviazione chiara e intenzionale dagli impegni assunti dall’Italia lo scorso luglio. Tuttavia non chiudiamo la porta: desideriamo infatti continuare un dialogo costruttivo con le autorità italiane. Accolgo con favore l’impegno del ministro Tria in tal senso e dobbiamo procedere in questo spirito nelle prossime settimane”.

L’arrampicata sugli specchi

Ai giornalisti che in conferenza stampa hanno chiesto se l’Ue fosse prevenuta nei confronti del governo gialloverde definito ‘populista’, Moscovici ha risposto in modo netto: “Non è che con questo governo, che lei ha definito ‘populista’, la Commissione europea è più severa, è anzi più attenta al dialogo. Più che mai di fronte alla situazione politica, vogliamo un dialogo costruttivo”. Più che di dialogo, nelle ultime settimane, c’è stato un continuo scontro basato su un botta e risposta polemico dai toni poco istituzionali. Ma stando a Moscovici, il dialogo resta aperto e la decisione dell’Ue non è da interpretarsi come un’ingerenza nella politica interna italiana.

L’appello a fare presto

Tre settimane. Questo il tempo concesso per rinviare il documento finanziario con correzioni che possano essere gradite alla commissione europea. Ma Moscovici invita il governo a fare presto e a non aspettare lo scoccare della scadenza per rinviare il testo.

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