La spending review, Luigi Di Maio e i 30 miliardi di sprechi che aveva promesso di tagliare

Nel programma elettorale non c'era solo il taglio dei vitalizi: che fine hanno fatto il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari e la spending review?

Luigi di Maio e Matteo Salvini
Luigi di Maio e Matteo Salvini

ROMA (Gianluca Rocca) – In campagna elettorale, e anche prima, Luigi Di Maio aveva parlato di almeno 30 miliardi di spending review. Di sprechi che in caso di vittoria avrebbe tagliato. Era uno dei primi tre atti che si impegnava a fare in caso di Governo a Cinque Stelle. Gli altri due punti erano il taglio dei vitalizi e il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari. Ma il fatto che il M5S ha preso il 32 per cento e non il 41, ora ha rimesso tutto in discussione? Possibile che Matteo Salvini e la Lega non siano d’accordo su questi argomenti? A quanto pare nel contratto di governo ha resistito solo il punto sul taglio dei vitalizi.

Spending review, Cottarelli: nessuno mi ascolta

“I consigli si possono sempre dare, ma se non mi stanno a sentire è inutile che faccia una consulenza al Governo”. Lo ha detto l’ex commissario alla Spending review, Carlo Cottarelli, in un’intervista a “InBlu Radio”, il network delle radio della Cei (Conferenza episcopale italiana). “Nel programma di governo – ha aggiunto – c’è scritto che come cura per i problemi del debito pubblico italiano bisogna fare più deficit, cioè bisogna spendere di più per ridurre il debito. Ovviamente chi l’ha scritto conta sul fatto che il Pil cresca e tutto si risolva con la crescita economica. Credo che questa sia una cosa che faccia arrabbiare i mercati”.

Di Maio e i 30 miliardi di sprechi: ogni governo annuncia questi tagli, ma poi rispuntano sempre

E’ vero che l’alleanza con Salvini deve avere un prezzo, ma la speranza è che la promessa di intervenire in maniera decisa e sostanziosa sugli sprechi pubblici venga comunque mantenuta. Anche perché sarebbe difficile per Salvini spiegare al Paese il motivo di una sua eventuale opposizione. Gli italiani sono abituati da decenni a sentire il governo di turno che promette “taglieremo qui e lì”. E ogni governo si applica con questi tagli. Ogni volta c’è ancora da tagliare… e allora delle due l’una: o ogni volta fanno solo finta di tagliare, oppure tagliano veramente, ma tagliano poco. Visto che la situazione economica è così grave, sarebbe il caso di tagliare ora tutto quello che c’è da tagliare.

 

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