Movimento 5 Stelle, Grillo tira le somme: lungo faccia a faccia con Di Maio e poi dal notaio con Conte

È Beppe Grillo, bellezza. Il garante del M5S è a Roma, per tirare le somme di una situazione "molto complicata", dopo l'ordinanza del Tribunale di Napoli

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Beppe Grillo

ROMA – Una giornata vissuta on the road, masticando chilometri di appostamento in appostamento. È Beppe Grillo, bellezza. Il garante del M5S è a Roma, per tirare le somme di una situazione “molto complicata”, dopo l’ordinanza del Tribunale di Napoli che ha sospeso le modifiche allo Statuto contiano e, di fatto, messo fuorigioco la governance pentastellata del nuovo corso, rimettendo tutto nelle mani del co-fondatore, unica carica rimasta giuridicamente in essere. Grillo si è preso alcuni giorni di riflessione con il suo staff legale, che comunque ha tenuto i contatti stretti con i professionisti che seguono Giuseppe Conte, il leader che spinge per tornare subito al voto con lo stesso Statuto di quest’estate, modificato giusto nelle parti contestate dalla Commissione di garanzia degli statuti che ha rigettato la domanda di accesso al 2×1000.

Grillo, però, in settimana aveva chiesto pazienza e silenzio, invitando a “non assumere iniziative azzardate”. Ora è arrivato il momento di tirare qualche somma, così ‘l’Elevato’ è sbarcato nella capitale, incontrando tutti i big del Movimento. In primo luogo, Luigi Di Maio, con il quale è rimasto a parlare per quasi due ore in una sala riservata di un grand hotel capitolino. L’incontro con il ministro degli Esteri doveva avvenire lontano da occhi indiscreti, ma qualche telecamera – ce ne sono tante disseminate per la Capitale a caccia di una battuta o un indizio – è riuscita lo stesso a immortalare l’uscita. Ovviamente senza rilasciare alcuna dichiarazione, anche se a sera filtra che il faccia a faccia è andato bene, frutto dì una forte intesa tra i due.

Ma ogni luogo, una volta scoperto, è ‘bruciato’ nella concezione di Grillo. Così poche ore dopo le soffiate indicano lo studio di un notaio non distante dall’albergo. La dritta premia perché dal cancello esce Virginia Raggi, l’ex sindaca di Roma che fino a lunedì scorso era componente del Comitato di garanzia assieme a Di Maio (presidente dimissionario) e Roberto Fico, che non partecipa però agli incontri bloccato in casa dall’influenza.

Anche l’abitazione di Conte è tenuta d’occhio a vista da giornalisti videomaker e cronisti, sin dalle prime ore del mattino. Ma senza successo. Solo nel tardo pomeriggio l’ex premier esce da casa e si infila nella macchina sfuggendo a obiettivi e domande: destinazione Beppe Grillo. Con il quale ha appuntamento per un vertice con i rispettivi staff legali per mettere a punto la strategia. Ora, in questo mosaico manca il tassello finale, la voce del garante. Perché l’ultima parola spetta a lui, ‘l’Elevato’.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome