Manovra, Lezzi: “Pensata per aiutare gli ultimi, condivido Mattarella”

"Non mi vergogno di aiutare i poveri, di far alzare il deficit in modo controllato per rialzare gli ultimi anziché le banche. Noi vogliamo riportare milioni di italiani in Europa restituendogli dignità”.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

MILANO (LaPresse) – Manovra, Lezzi: “Pensata per aiutare gli ultimi, condivido Mattarella”. “Non mi vergogno di aiutare i poveri, di far alzare il deficit in modo controllato per rialzare gli ultimi anziché le banche. Noi vogliamo riportare milioni di italiani in Europa restituendogli dignità”. Lo dice il Ministro per il sud Barbara Lezzi in un intervista sul quotidiano Avvenire.

Manovra, le dichiarazioni del Ministro per il Sud Barbara Lezzi

“Il Capo dello Stato ha fatto affermazioni condivisibili. Non mi è sembrato affatto un allarme ma piuttosto un richiamo all’equilibrio e alla responsabilità. E noi siamo persone responsabili e serie: non c’è nessun piano-B, nessun Cigno nero. C’è la determinazione assoluta a far scendere il debito pubblico con un ricetta diversa da quella che non ha dato risultati negli ultimi anni.Il buon padre di famiglia è pronto anche a indebitarsi se vede che i propri figli rischiano di non farcela perché non possono mangiare e curarsi.”, dice.

A proposito del reddito di cittadinanza, Lezzi afferma che “non è una misura assistenzista e piegheremo cosa contiene questa misura fino a perdere la voce. Intanto va ricordato che è un sussidio presente in tutta Europa e che abbiamo accolto molti consigli dell’Ue. Poi ci saranno priorità nell’assegnazione dei 780 euro, e la priorità va alle famiglie con figli minori, perché i primi che dobbiamo aiutare sono gli 1,5 milioni di bambini poveri. Assicuro inoltre che saremo feroci con chi bara. Altro aspetto, se rifiuti tre offerte di lavoro, se rifiuti il piano formativo che ti propone il Centro per l’impiego, se non fai le 8 ore di servizio comunale sei fuori per sempre. Vogliamo risocializzare le persone, quei 3 anni massimo di Reddito sono l’occasione attesa da una vita da chi é ridotto in ginocchio.”

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