Migranti, Prestigiacomo: “Non sono di sinistra, Berlusconi con me”

La Prestigiacomo risponde alle critiche per esser salita sulla Sea Watch 3

Stefania Prestigiacomo a bordo della Sea Watch 3 (Photo by FEDERICO SCOPPA / AFP)

ROMA – “A Siracusa arrivano migranti da anni e noi siracusani da sempre siamo accoglienti e solidali. Io sono andata tante volte a trovarli, a cercare di aiutarli, ho lavorato per la loro integrazione. E l’ho fatto da ministra, da cittadina, da donna. Adesso da giorni c’è una nave davanti a casa mia con 47 disperati a bordo. E io che faccio, sto a guardare? Andare a verificare la situazione di persona e cercare una soluzione per queste persone mi è sembrata una scelta naturale e umana. Tutto qui. Non sono certo passata a sinistra”. Lo dice Stefania Prestigiacomo (FI) in un’intervista a ‘Repubblica’.

Che situazione ha trovato a bordo della Sea Watch? “Intanto ho provato una emozione immensa e un’immensa compassione specie per i ragazzi che portano sulla pelle e nell’anima i segni di un calvario che non è ancora finito. Io posso anche capire chi da lontano non comprende a fondo questo fenomeno, e lo giudica con superficialità. Ma chi come me ha visto negli occhi queste persone non può voltare la testa dall’altra parte e far finta di nulla”, risponde.

La Prestigiacomo risponde alle critiche per esser salita sulla Sea Watch 3

“Guardi, ci sono persone ammassate l’una sull’altra, in sofferenza e con un bagno solo. Queste persone sono imprigionate in una nave e non è questo un luogo nel quale possono continuare a vivere. Faccio un appello al governo e al ministro dell’Interno Matteo Salvini per farli sbarcare e aiutarli senza ulteriori sofferenze dopo quello che hanno vissuto sulla loro pelle”, aggiunge Prestigiacomo. Cosa risponde a chi in Forza Italia ha criticato questa sua scelta? “Rispondo che io sono salita sulla nave poche ore dopo che il presidente Berlusconi aveva detto alla radio che se dipendesse da lui ‘quei 47 li avrebbe fatti sbarcare subito’. Quindi sono in perfetta sintonia con il mio presidente. Ma dico anche che sono anni che i migranti arrivano in Sicilia e noi li accogliamo. Io l’ho fatto da esponente dell’opposizione quando le barche arrivavano sulle nostre coste, l’ho fatto da ministro ai tempi di Lampedusa e continuerò a farlo sempre”.

Il vice presidente del suo partito, Antonio Tajani ha preso le distanze dalla sua azione. Ha sostenuto che né lui né Berlusconi erano informati della sua decisione e che la linea di Forza Italia è per la fermezza. “Con Berlusconi ho parlato a lungo: nessun problema, anzi – ribadisce – A Tajani consiglio di farsi valere in Europa sempre di più, perché è lì che si gioca una partita fondamentale in tema di immigrazione e accoglienza. Comunque le polemiche lasciamole stare, questo è un tema importante, salvare vite è trasversale. Io sono parlamentare di Siracusa e non potevo non esercitare le mie prerogative”.

(LaPresse)

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