Moavero Milanesi: “L’Ue non ha cambiato passo dopo la caduta del muro di Berlino”

Il ministro degli Esteri è intervenuto ai lavori di "The State of the Union", al via oggi a Firenze

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Enzo Moavero Milanesi

FIRENZE “Nel tempio dell’educazione europea sorge spontanea questa riflessione: quanta cattiva educazione e informazione ascoltiamo quotidianamente sull’Europa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, avviando i lavori di “The State of the Union”, oggi a Firenze, a Villa Salviati, sede dell’Istituto universitario europeo.

Riflettere sul concetto di Europa e porre nuovi obiettivi di crescita

“E’ importante – ha aggiunto il ministro – fermarsi a riflettere, a poche settimane dalle elezioni. E fare una riflessione sulle sfide, le opportunità e le idee praticabili che abbiamo davanti. Se guardiamo alla storia dell’Europa nel secondo dopoguerra possiamo essere fieri di essere stati artefici di un innegabile successo, un inedito lungo periodo di pace nel continente. Un risultato storico e prezioso, che troppo spesso tendiamo a dare per scontato. Ed è una premessa indispensabile per ogni valutazione sull’Ue in prospettiva”.

Ridisegnare un’Ue al passo con i tempi

“Alla fine degli anni ’80 la storia cambia il passo. Con la caduta del muro di Berlino l’Europa da una prospettiva occidentale si allarga a una prospettiva verso i paesi dell’Est. Di fronte a questa nuova realtà avremmo dovuto cambiare passo, affrontare una riforma profonda delle istituzioni modellate 30 anni prima. Non è avvenuto o è avvenuto in modo parziale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, intervenendo ai lavori di “The State of the Union”, al via oggi a Firenze, a Villa Salviati, sede dell’Istituto universitario europeo.

(LaPresse)

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