MotoGp, Rossi compie 40 anni: “Non sono pronto a dire basta. Punto al 10° titolo”

Il 'dottore' confessa di non voler ancora agganciare tuta e casco al chiodo

Foto Alessandro La Rocca / LaPresse

MILANO“Cosa voglio fare nei prossimi 40 anni? Intanto correre ancora. Qualche anno con le moto e poi un po’ di automobilismo serio. Poi diventare babbo, una famiglia, per il resto spero continui così”. Alla vigilia del 40° compleanno, Valentino Rossi si confessa in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’.

Valentino Rossi verso i 40, la passione continua

“Come definire i miei primi 40 anni? Belli. Sono contento di ciò che ho fatto e di come sono. Per la vita normale non è un problema, anzi, si sta proprio bene. Lo è di più per lo sport che faccio”, ha spiegato il ‘Dottore’. “Come pilota di MotoGP sono vecchio e mi dispiace. Mi piacerebbe continuare a correre tanti anni. Non sarà così”. Ma le immagini più frequenti nella sua mente, ha rivelato Rossi, sono “quelle del presente. Mi annoio un po’ a pensare al passato. Le immagini sono le prossime, la prima gara, il Qatar”.

I rimpianti del campione

“Non sono un nostalgico del passato, cerco di non pensare mai che il tempo passa e che quindi peggioro”, ha aggiunto il campione pesarese. “Cerco di trovare il modo per diventare migliore, semmai. È sempre più difficile”. Rossi ha poi ammesso di avere “dei rimpianti, mi sarebbe piaciuto fare cose diversamente, ma non ci penso tanto. Se mi sento ancora il più forte? Bisogna essere molto realisti. Io mi accorgo che 10, 15 anni fa ero il più veloce in pista e ora molte volte no. Però mi sento che, se lavoro bene, se sono in forma, se sono concentrato, posso essere quello che va più forte”.

Il numero uno della MotoGP non riesce a dire basta

“Perché a 40 anni, dopo avere vinto tutto, continuare a sacrificarsi e dannarsi per lottare contro ragazzi che potrebbero essere miei figli? Bella domanda. Forse è un po’ come una droga, ciò che ti piace, che vuoi fare, il resto non dà lo stesso gusto”, ha continuato il pilota della Yamaha. “Dovessi pensare adesso di stare a casa non mi sentirei bene. Non sono pronto a dire basta, mi godo il riposo. C’è anche un po’ di paura di smettere? Non saprei, non la chiamerei paura. Non è che sono terrorizzato di smettere, a un certo punto succederà. Ma finché ce la faccio voglio andare avanti”.

Rossi è a caccia del decimo titolo in carriera

Rossi è sempre a caccia del decimo titolo: “Un rimpianto o un sogno? Tutti e due. È un sogno nel quale credo ancora molto, ma anche un gran rimpianto, me lo sarei meritato. Due li ho persi all’ultima gara, e sono anche stato tantissime volte vice campione, quindi la mia carriera se ne meritava 10. È anche per quello che ci provo ancora”.

L’ultimo contratto?

“Se quello iniziato nel 2019 sarà l’ultimo contratto? Sinceramente non lo so. Potrebbe essere l’ultimo, oppure no. Parliamo di come finirà una cosa che deve ancora iniziare. Hai molta voglia, ci sono due anni… Però – ha sottolineato Rossi – anche io inizio ad avere i miei, di anni, potrebbe anche essere. Ma non ho ancora deciso”.

(LaPresse)

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