Musica, J-Ax e Fedez raccontano il riavvicinamento: “Telefonata di sei ore”

"La mia reunion con Fede non dipende dal concerto, non è neanche dipesa dalla sua malattia, perché ci eravamo sentiti prima che gli venisse diagnosticata. Appena ci siamo chiariti lui mi ha parlato dell'attività dell'associazione, che già conoscevo grazie alla Pina".

Foto Piergiorgio Pirrone / LaPresse Nella foto: Fedez

MILANO – “La mia reunion con Fede non dipende dal concerto, non è neanche dipesa dalla sua malattia, perché ci eravamo sentiti prima che gli venisse diagnosticata. Appena ci siamo chiariti lui mi ha parlato dell’attività dell’associazione, che già conoscevo grazie alla Pina”. Così J-Ax parla del riavvicinamento con Fedez nel corso della presentazione a Milano del concerto benefico Love Mi. E Fedez rivela: “Ci siamo sentiti al telefono per sei ore, ci siamo detti tutto quello che dovevamo dirci. Non c’era una ragione, c’erano una serie di motivazioni in anni di grande frenesia. Ora era il momento giusto per riavvicinarci. Quando mi è stato trovato il tumore, subito dopo avevo appuntamento con lui, è stato tra i primi a saperlo”.

Così il 28 giugno torneranno insieme su un palco, sottolinea J-Ax, “lui dopo l’operazione, io dopo tre anni che non suono, credo che in questo momento faremo un’esibizione pazzesca ricordando perché abbiamo fatto la storia della musica italiana”, dice scherzando.

Non faranno una nuova canzone insieme: “Ognuno porta i suoi rispettivi singoli estivi, ovviamente celebreremo Comunisti col Rolex”, conclude J-Ax.

LaPresse

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