Napoli, una ‘stesa’ in pieno centro

Napoli, agguato armato in pieno centro
Napoli, una 'stesa' in pieno centro

NAPOLI – ‘Stesa’ a colpi di pistola in vico Bianchi allo Spirito Santo, alle spalle di piazza Dante. Siamo nel cuore del centro storico. La segnalazione arriva dagli abitanti alle due di notte. Sul posto si fiondano due Volanti della questura. Non c’è un minuto da perdere e gli agenti cinturano il fabbricato. Ma non trovano nessuno. Così dieci minuti più tardi la Scientifica passa al setaccio l’isolato: trova tre bossoli calibro 9 luger. Sono ancora caldi. In quel punto qualcuno ha aperto il fuoco. All’inizio della stradina. Qui i poliziotti ascoltano gli abitanti, per raccogliere informazioni utili alle indagini. E proprio lì poco prima c’era un ragazzo con un berretto scuro con visiera. Sarebbe stato lui ad aprire il fuoco. Ma non ha detto una parola. Non un nome. Non ha recriminato nulla. Perché il raid a colpi di pistola? Gli agenti hanno accertato che non ci sono fori dei proiettili sulle auto in sosta e sulle facciate dei palazzi: ha puntato l’arma verso l’alto. Dunque una intimidazione. Ma a chi? Il secondo passo delle forze dell’ordine è esaminare la mappa geocriminale del territorio.

Siamo in una terra di mezzo, né Cavone, dove oggi sono di stanza nuove paranze, che hanno sostituito i Lepre e né Quartieri Spagnoli, dove la frammentazione tra i clan genera tensioni continue. Qui per gli investigatori non c’è una cosca egemone. E proprio questo potrebbe essere il punto. Ma la modalità dell’esecuzione spinge la polizia a battere la pista di una ritorsione dopo una lite, avvenuta poco prima. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome