Napoli, contatore manomesso: denunciato Errico Porzio

NAPOLI – Controlli a tappeto della polizia nei locali a Soccavo. Contatore elettrico manomesso con un magnete e scatta la denuncia per il noto pizzaiolo Errico Porzio. Agli agenti del commissariato ha detto: “Quando ho rilevato la pizzeria in via Cornelia dei Gracchi, non mi sono accorto della manomissione”.

Così si è difeso l’imprenditore. Dagli uffici della questura fanno sapere che in via Cornelia dei Gracchi sono arrivati i tecnici della società, che gestisce il servizio: hanno appurato che sul contatore elettrico era stato apposto un magnete. Lo hanno azzerato e i consumi saranno ricalcolati. Intanto è in corso un accertamento, per capire chi abbia posto il magnete e quando. I poliziotti per ora hanno inviato l’informativa alla procura della Repubblica, che potrebbe disporre ulteriori verifiche. Errico Porzio è tra i pizzaioli più rinomati e conosciuti a Napoli. Non solo per la qualità della pizza, ma anche per il profilo umano. Basta scorrere tra le recensioni e i social. Cosa è successo? Lo abbiamo chiesto a lui.

“La devo correggere – esordisce al telefono – a Soccavo ho cinque locali e un solo contatore è risultato compromesso”. In che senso? “I tecnici hanno rilevato delle rilegature saldate. In pratica era stato aperto. Ma i consumi sono reali – si affretta a dire il noto pizzaiolo – per loro è comunque una manomissione e la segnalazione parte in automatico”. Può spiegare? “In pratica io rilevai il locale in via Cornelia dei Gracchi quattro anni fa con un fitto d’azienda, quando era un bar. L’ho scritto anche nel verbale”. E dopo una lunga pausa: “Solo qui hanno trovato il contatore manomesso, ma era stato già riparato”. In quattro anni non le è mai arrivata una bolletta dell’energia elettrica? “Sì, certo che mi sono arrivate. E anche salate. Ripeto, i consumi erano regolari. Ma una volta aperto, il contatore risulta manomesso. Tanto che lo hanno già sostituito”.

Intanto però la polizia ha dovuto inoltrare una denuncia. “Purtroppo dev’essere fatta. Un atto dovuto. E la questione è già sul tavolo di un avvocato. Ma spiegheremo bene come stanno le cose. Però c’è una attenuante: su cinque contatori nei miei locali, solo uno ha questo tipo di problema. E pensare che un paio di settimane fa mi contattarono per sostituirlo, ma non mi trovarono. La pizzeria era chiusa. Se lo avessero cambiato, tutto questo non sarebbe successo. Anche un po’ di sfortuna”.

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