Napoli, non si è ripetuto il miracolo di San Gennaro

Al termine della celebrazione eucaristica, dall'altare è stato annunciato che il sangue del santo era ancora solido

Foto LaPresse - Fabio Sasso

MILANO“Siamo tutti chiamati a denunciare criminalità, corruzione, malaffare. Tutto ciò che inquina il tessuto sociale, tutto ciò che allontana dall’amore di Dio. Saremo capaci di denunciare in nome del Vangelo della giustizia?”. Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, nel corso dell’omelia dalla chiesa cattedrale, dove è in corso la celebrazione eucaristica, in occasione del prodigio della liquefazione del sangue di S.Gennaro, patrono della città, che si ripete tre volte l’anno: il 19 settembre, a dicembre, e il sabato che precede la prima domenica di maggio.

Non si ripete il miracolo

Non si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, patrono di Napoli. Al termine della celebrazione eucaristica, dall’altare è stato annunciato che il sangue del santo era ancora solido. E’ la seconda volta che il sangue non si scioglie, la prima del 2021. L’occasione precedente è stata nel dicembre 2020, quando le reliquie del sangue sono rimaste solide.

Anche quest’anno, come nel 2020, il miracolo di maggio si è svolto all’interno della chiesa cattedrale senza la processione dei busti di San Gennaro e dei compatroni dal duomo alla basilica di Santa Chiara, nel centro storico della città. La cerimonia si sta svolgendo, nel rispetto delle normative anti contagio, senza i fedeli, in una atmosfera surreale per una cerimonia che, di norma, ha sempre visto una immensa partecipazione di popolo. Sull’altare anche il cardinale Crescenzio Sepe, predecessore di don Mimmo Battaglia, come guida della Chiesa di Napoli.

(LaPresse)

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