Omicidio Belardinelli, si cercano tracce di sangue sulla Volvo dei tifosi napoletani

Ieri gli interrogatori ai quattro tifosi napoletani

Daniele Belardinelli, il tifoso interista morto per le ferite riportate negli scontri prima di Inter-Napoli

NAPOLI – Proseguono le indagini sull’omicidio di Daniele Belardinelli, l’ultras del Varese ucciso durante gli scontri tra tifosi interisti e napoletani avvenuti prima della partita nel giorno di Santo Stefano. Gli indagati in totale sono otto. Vanno avanti gli interrogatori ai quattro ultrà del Napoli a bordo della Volvo V40 station wagon, ritenuta la vettura che ha ferito a morte Belardinelli. La vettura è stata sequestrata per l’analisi della polizia scientifica. I tifosi, intanto, si rifiutano di svelare chi era alla guida del veicolo.

Omicidio Belardinelli, l’avvocato dei tifosi del Napoli: “I ragazzi sono innocenti”

I ragazzi sono innocenti e ci saranno colpi di scena. Nessuno di loro ha investito Daniele Berardinelli. La Volvo sequestrata sulla quale viaggiavano era una delle prime auto che faceva parte della carovana dei napoletani in via Novara a Milano”. Lo ha detto Emilio Coppola, l’avvocato difensore di quattro tifosi napoletani. Al momento i quattro sono indagati per omicidio volontario. Ieri mattina sono stati ascoltati dagli agenti della Digos milanese, giunti a Napoli per ricostruire le fasi che hanno portato alla morte dell’ultrà. Le indagini intanto proseguono grazie all’ausilio delle immagini registrate dalle telecamere fisse e dai cellulari di osservatori occasionali.

Quelle tracce ematiche scomparse

Le indagini ruotano ora intorno alla vettura dei quattro napoletani, che dopo gli scontri di Santo Stefano è stata lavata. Una mossa che insospettisce gli inquirenti. Secondo le indagini, infatti, questo sarebbe stato un disperato tentativo di cancellare le tracce ematiche rimaste nella parte bassa della carrozzeria e nelle ruote. La giustificazione di Coppola appare, però, alquanto debole. “Quella dei miei assistiti non è l’auto coinvolta nell’incidente. Perché è stata lavata? Perché dopo essere andati in cinque a vedere una partita credo sia naturale riconsegnarla pulita. La usa il padre di uno dei miei clienti, mi sembra sia normale lavarla prima di riconsegnarla. Non è stato un gesto compiuto per nascondere qualcosa”, ha detto l’avvocato.

A quanto pare Da Ros ai pm avrebbe detto di aver visto trascinare il corpo di Daniele Belardinelli da due tifosi.

 

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