Pd, Boccia: Congresso farà chiarezza. Siamo con ultimi o con establishment?

"Il dibattito di oggi ha mostrato tutte le differenze sulle visioni politiche all'interno del PD sulla società di oggi, sul mondo del lavoro al tempo del capitalismo digitale, sull'inadeguatezza delle nostre ricette di questi anni nel rispondere ai bisogni di chi era in difficoltà".

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
Roma, 7 lug. (LaPresse) – “Il dibattito di oggi ha mostrato tutte le differenze sulle visioni politiche all’interno del PD sulla società di oggi, sul mondo del lavoro al tempo del capitalismo digitale, sull’inadeguatezza delle nostre ricette di questi anni nel rispondere ai bisogni di chi era in difficoltà”. Così Francesco Boccia, componente di Fronte Dem che fa riferimento a Michele Emiliano, intervenendo all’assemblea nazionale del PD. “Il PD a guida Renzi ha preferito lo scontro permanente rispetto al confronto così sul referendum, sui precari, sui risparmiatori e il risultato è stato l’isolamento del PD e l’allontanamento dei voti di centrosinistra. Anche questa Europa così come si è trasformata, nonostante il nostro dovere nel difendere il progetto originario, si è dimostrata inadeguata e noi dobbiamo cambiarla in meglio, sfidando Salvini con coraggio”.

sottolinea

“Oggi abbiamo il dovere di ricostruire il campo politico del centrosinistra; quel campo, figlio della grande intuizione dell’Ulivo di oltre 20 anni fa, resta attuale ma va fatto rispettando i tempi nuovi, interpretando i giovani di oggi e cambiando gli interlocutori, a partire dagli elettori progressisti che hanno preferito votare M5S. E non va escluso affatto il dialogo, che a Renzi piaccia o no, con lo stesso M5S sui temi per noi sensibili come ambiente, povertà e questioni sociali. Il PD deve dire da che parte sta: con gli ultimi o con l’establishment. Sono tutti temi che vanno affrontati in un congresso, che parta dalle idee e dal confronto sui temi ancora prima che sulle persone”.

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