Pd, Paragone: la manifestazione e i tg amici che non portano mai bene

"I telegiornali amici non portano mai bene. Quelli nemici ma onesti portano consiglio. I telegiornali vendicativi sono una scorrettezza, a maggior ragione se sono pagati coi soldi del canone. Ed è quello che ormai accade puntualmente col Tg1.

Federico Bernini/LaPresse
Roma, 1 ott. (LaPresse) – “I telegiornali amici non portano mai bene. Quelli nemici ma onesti portano consiglio. I telegiornali vendicativi sono una scorrettezza, a maggior ragione se sono pagati coi soldi del canone. Ed è quello che ormai accade puntualmente col Tg1. Ieri, domenica, l’edizione delle 20 ha aperto con la manifestazione del Partito democratico. In poche parole, l’infantilismo del direttore  ha inventato come nelle favole un’attualità tutta sua: la notizia più importante in Italia era l’adunata del Pd”. Lo scrive il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Vigilanza Rai, Gianluigi Paragone, sul ‘Blog delle stelle’. “Ora, non c’è bisogno di un direttore da Pulitzer per rendersi conto che né le cifre della manifestazione né il tema rendevano l’happening ben lontano dal meritare tanta gloria in scaletta. Tanto per capirci, il ‘Corriere della Sera’ del lunedì la prevede a pagina 10.

dunque

Detto con tutto il rispetto per l’autonomia dei direttori, trovo scorretto che gli italiani che pagano il canone Rai debbano subire l’informazione di chi palesemente sta cercando un nuovo posto al sole. Ciò a scapito di informazioni serie su ciò che sta accadendo nel Paese reale. Ripeto: criticare la nota al Def è nelle prerogative di una redazione matura, ma addirittura metterla in secondo piano perché c’è da omaggiare il Partito di riferimento sfonda il senso del ridicolo. E dico ridicolo perché la sfacciataggine con cui stanno tentando il lavaggio del cervello è tanto palese quanto arrogante”, prosegue ancora Paragone. “Conferma ne è l’arruolamento di Carlo Cottarelli nella costosissima squadra di ‘Che tempo che fa’, come opinionista fisso in esclusiva. Ora che Cottarelli vada a fare la morale sui conti pubblici in una trasmissione della tv pubblica che grida vendetta al Cielo per il suo esorbitante costo. Questo è la dimostrazione della malafede diffusa, che poi lo faccia senza contraddittorio è profondamente scorretto quindi Fazioso. Cottarelli, uomo educato dal Fondo monetario internazionale, è uomo delle élite, è il prodotto d’allevamento del neoliberismo e soprattutto è un baby pensionato visto che, alla faccia dei predicozzi sulla Fornero, se n’è andato in pensione a 59 anni”, conclude il senatore del M5S.

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