Pedofilia, in Missouri 163 esponenti della Chiesa cattolica accusati di abusi

A seguito degli scandali, il papa Francesco ha deciso di attuare un cambiamento nelle leggi canoniche

bambino

WASHINGTON – L’attorney general del Missouri, Eric Schmitt, ha accusato la Chiesa cattolica di aver insabbiato gli atti di pedofilia attribuiti a oltre 150 preti e membri del clero. Annunciando che 12 persone finiranno davanti alla giustizia. “Per decenni, e malgrado i segnali credibili di aggressione, la Chiesa ha rifiutato di riconoscere le vittime e si è piuttosto concentrata sulla protezione dei preti”, ha dichiarato Schmitt.

L’inchiesta

Nell’inchiesta durata circa un anno, 163 persone in quattro diocesi sono state accusate di aggressioni sessuali, stupri o abusi su bambini. “La risposta classica della Chiesa era costringere il prete a seguire una terapia temporanea, poi riassegnarlo a una nuova parrocchia”, ha aggiunto Schmitt. Precisando che le comunità non erano informate dei motivi per cui i preti venivano trasferiti.

Le accuse

“Nei casi migliori, le vittime si vedevano proporre un aiuto psicologico limitato”, ha aggiunto. Tra i preti accusati, circa 80 sono ormai morti e per decine di altri è subentrata la prescrizione. Ma l’attorney general intende portare 12 persone davanti ai giudici. Documenti relativi ai sacerdoti e al personale del clero che hanno lavorato in Missouri sin dagli anni ’40 sono stati analizzati dagli investigatori. Inoltre, questi ultimi hanno raccolto le testimonianze di sopravvissuti alle violenze sessuali e di loro familiari.

Il rapporto pubblicato nel 2018

Da quando nell’agosto 2018 è stato pubblicato uno scioccante rapporto su decenni di aggressioni sessuali da parte di sacerdoti in Pennsylvania, dove più di mille bambini furono vittime di atti di pedofilia commessi da centinaia di preti sin dagli anni ’40, vari Stati negli Usa hanno lanciato indagini per chiarire se e quali abusi siano avvenuti nella Chiesa nei loro territori e obbligare quindi la gerarchia ecclesiastica ad aprire i propri archivi. A seguito degli scandali, il papa Francesco ha deciso di attuare un cambiamento nelle leggi canoniche. Obbligando anche a segnalare i sospetti di aggressioni sessuali e rafforzando il sistema di allerta per le presunte vittime.

(LaPresse/AFP)

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