Pescara: furti e raggiri agli anziani, in 6 in carcere

Eseguite 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere dai carabinieri della Compagnia di Pescara

PESCARE – Eseguite 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere dai carabinieri della Compagnia di Pescara. Quattro destinatari dei provvedimenti sono residenti a Pescara e 2 in provincia a Scafa e Torre de’ Passeri. Nei loro confronti le accuse sono di furto in concorso in abitazioni, con varie circostanze aggravanti come l’aver agito in 3 o più persone, l’aver approfittato dell’età avanzata della persona offesa, ma anche e soprattutto con l’uso del mezzo fraudolento, facendo credere alle vittime di essere addetti alla manutenzione delle tubature dell’acqua, del gas o qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine. Sono stati contestati anche la ricettazione e l’indebito utilizzo di strumenti di pagamento diverso dal contante. I provvedimenti sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari di Pescara, Antonella Di Carlo, su richiesta dei sostituti procuratori Luca Sciarretta e Anna Benigni. Gli arrestati entravano, con delle scuse, nelle abitazioni delle vittime qualificandosi come carabinieri o fingendo di essere impiegati di società del gas o dell’acqua o addetti al controllo delle tubature. Una volta nell’abitazione rubavano denaro, carte di credito, bancomat e oro. Usciti, i truffatori andavano a prelevare del denaro con le carte bancomat rubate o facevano spese negli esercizi commerciali, in pieno centro a Pescara.

 Tra gli episodi che hanno colpito l’opinione pubblica, quello del 27 agosto con 3 della banda introdotti in uno studio professionale, in pieno centro a Pescara cge, approfittando della distrazione del medico, sono riusciti a sottrarre la borsa del professionista con un iphone, le chiavi del ciclomotore e del contante. Altro colpo a Manoppello l’8 ottobre con la vittima, sola in casa, raggirata da 4 falsi tecnici delle tubature del gas. I malfattori le hanno sottratto una grossa cassapanca in legno che conteneva oggetti personali e una carta bancomat, il conto in poche ore le èstato svuotato. Le indagini, condotte per oltre 8 mesi dai carabinieri, del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pescara, hanno permesso di portare alla luce 10 furti. Le vittime sono purtroppo in maggioranza persone sensibili, educate, molto legate ai propri familiari, disponibili ad aiutare il prossimo in caso di difficolta. E’ proprio su questo aspetto che la banda, oggi fermata, sceglieva le vittime. Le tecniche adottate dai malfattori non erano mai improvvisate, ma frutto di un preciso progetto criminale capace di raggiungere lo scopo, risultato di attenta analisi e selezione delle vittime con sistematici sopralluoghi precedenti ai colpi.

(LaPresse)

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