Piazza Affari respira: euro in rialzo e spread in calo

MILANO – Apre bene la Borsa con le quotazione dell’euro a 1,1687 dollari (1,1660 venerdì alla chiusura di Wall Street) Contro lo yen la moneta unica vale 128,17. Bene anche lo spread, il differenziale tedesco tra tra Btp e Bund in calo stamane a 219 punti.

Le Borse estere

Positivi i futures sull’Europa e sugli Usa in vista della fiducia degli investitori europei e degli ordini di fabbrica americani. La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana in netto rialzo, seguendo la reazione degli indici azionari statunitensi ai dati incoraggianti dal mercato del lavoro, mentre si consolida il deprezzamento della valuta nipponica. L’indice Nikkei segna un incremento dell’1,37% a quota 22.475,94, con un guadagno di 304 punti. Sul fronte dei cambi lo yen si indebolisce sul dollaro a quota 109,60, e perde terreno anche sulla moneta unica, a un valore di 128,20. Borse asiatiche in rialzo per il terzo giorno consecutivo, spinte dai dati sull’occupazione negli Usa migliori delle stime. Tokyo ha guadagnato l’1,37%, Taiwan l’1,47%, Seul lo 0,36% e Sidney lo 0,59%, mentre Hong Kong (+1,4%), Shanghai (+0,55%) e Mumbai (+0,05%) sono ancora aperte.

Petrolio

Quotazioni del petrolio poco mosse in avvio di settimana dopo i forti cali di venerdì: i contratti sul greggio Wti con scadenza a luglio passano di mano a 76,74 dollari al barile (65,81). Il Brent perde 27 centesimi a 76,52 dollari al barile

Oro

Quotazioni dell’oro senza variazioni sui mercati asiatici dove il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.293 dollari l’oncia.

E da Bruxelles attendono le prime mosse del governo italiano

Intanto, placatosi lo tsunami italiano causato dall’instabilità politica, Bruxelles attraverso le parole commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici si mostra aperta al dialogo in attesa che il governo Lega-M5S faccia le prime mosse: “Ci pronunceremo sui fatti: progetti di legge, riforme, manovre finanziarie e il bilancio. Abbiamo un quadro comune, regole comuni ma all’interno della comunità c’è totale libertà. Il Governo farà le scelte politiche che deve fare. Roma decide la politica italiana. Le regole comuni non sono di punizione o sottomissione ma di dialogo. Per questo dialogheremo”. Un dialogo che “può essere vigoroso ma siamo rispettosi delle divergenze. Bruxelles non è avversario ma partner con il quale bisogna dialogare, con lo stesso rispetto che Bruxelles deve al Governo italiano”. Poi il commissario spiega: “c’è un’economia italiana con una ripresa moderata, ci sono delle diseguaglianze, i giovani e il sud che hanno bisogno di attenzioni particolari. So anche che il debito pubblico italiano sta diminuendo, anche se con moderazione. Probabilmente bisogna essere attenti, c’è anche il problema dell’occupazione”.

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