Piemonte, Cirio al lavoro sulla nuova squadra: disponibile e competente

Foto LaPresse / Alberto Gandolfo in foto Alberto Cirio

TORINO – Entro il 20 giugno il Piemonte avrà la sua nuova Giunta. Formata da persone preparate, disponibili “e che rispondano sempre al telefono”, così come sono i desiderata del neo presidente Alberto Cirio. E se da una parte il governatore uscente Sergio Chiamparino ha trascorso il giorno post voto regionale a salutare tutti i dipendenti di Piazza Castello, ufficio per ufficio, l’ex europarlamentare di Alba si è diviso tra decine di interviste e una prima analisi, a mente fredda, della vittoria.

Inevitabilmente, per quanto nessuno si sbilanci ancora sui nomi, l’attenzione è attratta dalla composizione della prossima squadra di governo che sarà, senza dubbio, a trazione leghista. Cirio ha assicurato di voler rispettare l’esito delle urne (con una Lega al 37%, Forza Italia all’8% e FdI al 3) ma ha ben chiaro in testa il suo ‘assessore tipo’: oltre alla disponibilità al confronto dovrà aver studiato e avere una preparazione nel settore di cui si andrà a occupare.

Su un massimo di 11 assessori, di cui uno assume la carica di vicepresidente, ne possono essere nominati non più di 3 esterni. Da tempo circola la voce che i ‘tecnici’ occuperanno le poltrone considerate chiave: come le Infrastrutture su cui il neo presidente si gioca il consenso, al momento molto alto, degli industriali e delle imprese, perché “la Tav va fatta senza sé e senza ma”.

Su questa partita Cirio sembra intenzionato a mettere uno dei suoi, il sindaco di Canelli Marco Gabusi, mentre saranno in quota Lega gli altri due assessorati di punta: il Bilancio, delicatissimo, e la Sanità (con il nodo del Parco della Salute tanto voluto dalla giunta Chiamparino e in fase di stallo).

Su questi se la potrebbero giocare il capogruppo leghista a Novara Matteo Marnati (Bilancio) e anche il vercellese capogruppo del Carroccio uscente, il neuro radiologo Alessandro Stecco (Sanità). Sul tema sanità Cirio ha comunque un asso nella manica: la creazione dell’assessorato ai bambini, che comprenda più deleghe, e che abbia al centro politiche “a misura di famiglia”: a partire da ospedali come quello infantile del Regina Margherita, che dovrebbero essere inglobati nel progetto Parco della Salute ma che “in quanto presidi mono specialistici di eccellenza sono risorse”. “I bambini hanno necessità diverse da adulti e hanno bisogno di politiche ad hoc”, ribadisce Cirio.

Alla Cultura, orfana della zarina Antonella Parigi, puntano l’ex presidente del Circolo dei Lettori, Luca Beatrice, e l’ex direttore della Reggia di Venaria, Mario Turetta. Alla Lega, come da accordi pre elettorali, dovrebbero andare 8 assessorati, compreso il presidente del Consiglio regionale: per questa nomina strada in discesa per l’ex deputato Stefano Allasia.

Al Lavoro, sempre in quota Forza Italia, potrebbe tornare Claudia Porchietto, molto amata nella legislatura legista di Roberto Cota e data anche come eventuale ministra in un futuro, possibile, governo di centrodestra. Intanto, a scrutinio concluso, si è delineata la prima composizione del Consiglio regionale: 33 i seggi per il centrodestra, 13 al centro sinistra e 5 al Movimento 5 Stelle.

Salvi dovrebbero essere il capogruppo leghista Fabrizio Ricca (a cui potrebbe andare il neonato assessorato alla Sicurezza) e il cuneese Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) che ha numeri ed esperienza (è il direttore dell’Atl di Cuneo) per guidare l’assessorato al Turismo. E poi per la Lega Stefano Allasia, Andrea Cerutti, Claudio Leone, Mauro Fava, Gianluca Gavazza e il sindaco di Sestriere Valter Marin.

Ad Alessandria Marco Protopapa e Daniele Poggio, ad Asti Fabio Carosso, a Biella Michele Mosca, a Vercelli Angelo Dago, a Verbania Alberto Preioni. Da Novara arrivano Riccardo Lanzo e Federico Perugini. Da Cuneo Paolo De Marchi e Luigi Icardi. Inseriti nel listino, entreranno anche Sara Zambaia, Letizia Nicotra, Andrea Cane e Alessandro Stecco.

Per Forza Italia, il partito di Cirio, ci saranno gli uscenti Francesco Graglia e Andrea Tronzano, oltre al sindaco di Buttigliera Alta, Paolo Ruzzola. A questi si aggiungono gli azzurri Carlo Vercellotti e Alessandra Biletta, presenti nel listino. Fratelli d’Italia dovrebbe veder entrare Roberto Rosso a Torino e Paolo Bongioanni a Cuneo: elencati nel listino, Maurizio Marrone e Elena Chiodino.
(LaPresse)

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