Sud in eterno ritardo, Oliviero: Pnrr chiave per le infrastrutture

NAPOLI (Anastasia Leonardo)– Il futuro è fatto di sfide che per essere vinte hanno bisogno di programmazione più che di improvvisazione. Approfittare delle risorse del Pnrr per attuare la transizione ecologica e sfruttare le risorse naturali del Paese oltre che della Campania per fronteggiare la crisi energetica significa migliorare la vita di cittadini, famiglie e imprese. Ne è certo il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero (nella foto).

Transizione ecologica e caro energia, come affrontarle?

Da un lato ci preoccupiamo del riscaldamento terrestre e dall’altro della crisi energetica che sta portando i prezzi alle stelle. Per fronteggiare l’emergenza energetica pensiamo di dover trivellare petrolio o gas. Ma così siamo in contraddizione. Dobbiamo metterci d’accordo e capire qual è il vero tema, se diciamo di voler abbattere la produzione del petrolio con la decarbonizzazione, dall’altro non possiamo dire perforiamo per produrre energie. Questo sarebbe paradossale. In una nazione in cui l’energia solare può essere d’aiuto dovremmo fare un piano energetico nazionale in cui si sostiene la presenza di pannelli solari su tutte le abitazioni e su tutte le aziende. Farlo significherebbe andare incontro alla transizione ecologica.

Come la Campania si prepara ad affrontare questo tema?

La Campania lo affronta con puntualità, ma il tema è nazionale, anzi europeo. La Francia ritiene che il nucleare di nuova generazione sia un investimento ecologico per il futuro. Ed è vero che la ricerca sull’idrogeno è importante per il futuro, ma noi il problema lo abbiamo adesso e lo risolviamo con l’energia solare, o sfruttando le maree come fonte energetica. Possiamo affrontare il problema energetico rilanciando l’energia pulita anche sul vento. Possiamo diversificare sul territorio nazionale.

In Campania molte le vertenze aperte, quale sostegno alle piccole e medie imprese?

Abbiamo affrontato da poco la vicenda Logista, un’azienda che lavora quasi in esclusiva col monopolio di Stato e che vorrebbero spostarsi ad Anagni. 120 dipendenti che rischiano di finire per strada. Questi hanno un mercato protetto col monopolio di Stato e la loro decisione è inspiegabile. Potrei capirlo se ci fosse una crisi del settore, ma in questo caso è solo una vicenda assurda. Per quanto riguarda il sostegno alle piccole e medie imprese credo che il 110 stia rilanciando l’economia del Paese, se lo applichiamo anche all’energia alternativa facciamo due cose importanti: riduciamo l’impegno di acquisto delle materie prime dall’estero e ridiamo economia al nostro Paese.

In che modo il Pnrr può far superare il divario tra nord e sud?

Condivido il presidente De Luca quando dice che abbiamo due grandi aziende: Ferrovie dello Stato e Anas, nel Mezzogiorno e in Campania mancano infrastrutture essenziali, quindi se investiamo su questo ne trarremo vantaggio rafforzando sia il sistema di logistica che quello turistico.

In Campania abbiamo problemi con i tetti di spesa delle strutture private accreditate…

La giunta ha modificato il sistema, prima prevedeva che il tetto di spesa fosse stabilito per branche, ora invece viene stabilito per strutture facendo un calcolo su quanto queste avessero impegnato nell’ultimo anno. E’ chiaro che il cambio di sistema comporta una rivisitazione in corso d’opera passando dalla macro-gestione alla micro-gestione. La giunta sta prendendo le giuste misure per riparare alle storture che sono fisiologiche se rapportate ad un cambio di passo.

Come si possono riequilibrare pubblico e privato?

Questo è il tema vero. Le attività che svolge il pubblico per i ricoverati dovrebbe farle anche all’esterno. E’ possibile cambiare approccio fin da subito. Fino all’anno scorso la Regione non poteva fare nulla poiché era in piano di rientro. Adesso abbiamo riacquistato autonomia organizzativa, invece finanziaria non del tutto. Tirando fuori e verificando che la diagnostica è al 50 pubblico e 50 privato e nei fatti diventa 20 pubblico e 80 privato salta il banco. Il pubblico in passato aveva il blocco delle assunzioni, quello degli stipendi, siamo stati per dodici anni in naftalina e ora si deve riequilibrare.

Lei è stato tra i grandi elettori per l’elezione del presidente della Repubblica. Crede che questa elezione abbia influenzato il quadro politico?

E’ stata una bella esperienza, i grandi elettori hanno fatto il loro dovere rieleggendo Mattarella. L’elezione ha influenzato e influenzerà sicuramente il futuro della politica del Paese.

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