Politiche, Valentino Grant si disimpegna

Politiche, Valentino Grant si disimpegna
Politiche, Valentino Grant si disimpegna

CASERTA (Roberto Della Rocca) Domenico De Siano e Carlo Sarro hanno salutato Silvio Berlusconi e si stanno preparando a portare i loro voti (quanti non si sa) a Matteo Renzi e Carlo Calenda. La storia della politica recente insegna che chi lascia Berlusconi è destinato ad eclissarsi nelle nebbie dei ‘già’ e degli ‘ex’. Il 26 settembre si faranno i conti. Nel segnalare, ieri, l’uscita del duo Sarro-De Siano dal partito, si segnalava anche l’ondata di giubilo che attraversava Terra di Lavoro. Sarro e De Siano, che hanno gestito il partito dopo la tribolata uscita di scena di Nicola Cosentino, sono sempre stati dei ‘tappi’. Questa l’opinione dei dirigenti locali, quelli che per venti anni hanno atteso di potersi fare spazio nell’Olimpo della politica. Speranza vana perchè, come in tutti i partiti, i ‘tappi’ lottano per garantire il proprio eterno ritorno. Anche questo meccanismo ha distrutto e screditato i partiti. Non a caso, esattamente 5 ore dopo la conferenza stampa con cui i ‘tappi’ sono volati via i dirigenti relegati a comparse per anni, tornano a farsi spazio. Un segnale chiaro quello lanciato dai vertici di Forza Italia che hanno confermato il presidente della Provincia Giorgio Magliocca nel Comitato delle Regioni a Bruxelles. Chiara la dichiarazione di Magliocca: “Sono ancora in squadra con Forza Italia e sono felice per la fiducia in me riposta. Si respira aria nuova nel partito”. Quel ‘si respira aria nuova’ lascia intendere che Magliocca ha interpretato perfettamente, e con sole 4 parole, lo stato d’animo dei vertici locali. Nelle stesse ore il partito occupava, con la marcianisana Gina De Simone,la casella di responsabile giovanile regionale del partito. Uno viene uno va, il bilancio conta anche le dimissioni della coordinatrice cittadina di Caserta, l’avvocatessa Rossella Gravina (nel tondo) nominata da Sarro dopo le elezioni comunali. “Rammaricata per quanto accaduto e non condividendo la metodologia adottata dai vertici del Partito, non identificandomi più in un Movimento politico che non tiene conto delle esigenze del territorio e non rispetta i rappresentanti locali dello stesso neppure nel comunicare importanti decisioni, formalizzo le mie dimissioni dall’incarico ricevuto di Coordinatrice cittadina di Caserta per ragioni di evidente inopportunità nel proseguire” la sua posizione. Nella Lega, invece, chi si lecca le ferite è l’europarlamentare Valentino Grant. Lui, come Sarro e De Siano, è stato epurato dalle liste preparate da Matteo Salvini che ha colpito, e duramente, Giancarlo Giorgetti a cui Grant si era appigliato (altra lezione recente ignorata: un leader di destra elogiato da Repubblica non è destinato ad un gran futuro). Percepita l’aria ‘purgante’ Grant ha provato a salvare il salvabile infilando prima del listino la gentile consorte. Al ‘Franceschini di Casagiove’ non è riuscita, però, l’impresa e la lista è finita nelle mani di Zinzi e Mastroianni che, con maggiore sapienza, hanno schierato ai primi due posti due candidati che hanno dimostrato sul campo di avere i voti (Zinzi e la Peccerillo). 

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