Quartieri Spagnoli in fermento. I gruppi della ‘mala’ si riarmano

Tensione tra le numerose ‘famiglie’ che si contendono i vicoli puntando sullo spaccio di stupefacenti e le estorsioni

NAPOLI – Fibrillazioni nei vicoli dei Quartieri Spagnoli. Da qualche settimana la tensione si sta alzano nel cuore della città. Le stradine, che spesso sono frequentate da persone che vogliono trascorrere qualche ora in allegria muovendosi tra un locale e un altro, rischiano di tornare pericolose come un tempo. I segnali registrati dalle forze dell’ordine non tranquillizzano, semmai preoccupano.

Il ferimento di Ciro De Crescenzo è solo l’ultimo episodio. La vittima, pur non ritenuto dagli investigatori intraneo alle dinamiche della criminalità organizzata, è comunque imparentato con le persone che gestiscono la piazza di spaccio denominata ‘’a sposa’, una delle più grandi e redditizie dei Quartieri Spagnoli. Al di là, quindi, dell’ipotesi del regolamento di conti per questioni personali, esplodere un colpo d’arma da fuoco all’indirizzo di De Crescenzo potrebbe significare voler inviare un ‘messaggio’ ai suoi familiari e anche agli altri gruppi che ‘popolano’ il quartiere di Montecalvario.

Per questo gli investigatori non danno per scontato che il racconto di De Crescenzo (in ospedale ha riferito di essere stato vittima di una rapina da parte di alcuni malintenzionati e di essere stato ferito da uno di loro dopo aver reagito) sia vero. Per gli investigatori potrebbe esserci molto altro. Per questo stanno attenti a ciò che succede tra i vicoli.

Del resto il ferimento di De Crescenzo è solo l’ultimo episodio di una certa gravità. Nelle ultime settimane si sono registrate ‘stese’, danneggiamenti e altri ferimenti. Insomma, la tensione ai Quartieri Spagnoli è alta. E bisogna fare i conti con i tanti gruppi presenti nella zona, molto spesso a carattere familiare, che potrebbero dare vita ad alleanze.

Facendo un rapido calcolo si può contare una dozzina di sodalizi attivi in zona, a cominciare dal gruppo del ras Eduardo Saltalamacchia. Ma ci sono anche i Masiello, ritenuti vicini proprio ai Saltalamacchia, nonché i Ricci ‘fraulella’, imparentati con i D’Amico di Ponticelli, i Mariano del boss Ciro ’o picuozzo anche se rispetto a qualche anno fa si sono parecchio indeboliti a seguito degli arresti e del pentimento di Marco Mariano, i Verrano, i Valentinelli che sono imparentati con i Farelli, gli Esposito, i Trongone, i Prinno, più altri gruppetti. Insomma, lo scenario è particolarmente frammentario e ciò non fa altro che rendere più difficile mantenere la tregua tra i gruppi anche da parte di fazioni più grandi e pericolose. Per questo potrebbero determinarsi contrapposizioni sempre più forti, al punto da generare una vera e propria guerra di camorra per imporre i propri affari illeciti, costituiti soprattutto dallo spaccio di sostanze stupefacenti e dalle estorsioni.

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