Zidane lascia, ora il Real potrebbe tornare a parlare italiano

Con Ancelotti al Napoli, potrebbe essere quello di Antonio Conte il nome giusto per la panchina dei Blancos

Real Madrid v Liverpool - UEFA Champions League - La Finale
Real Madrid's Karim Benzema (left) celebrates scoring his side's first goal of the game with manager Zinedine Zidane (right) during the UEFA Champions League Final at the NSK Olimpiyskiy Stadium, Kiev. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Saturday May 26, 2018. See PA story SOCCER Champions League. Photo credit should read: Mike Egerton/PA Wire

MADRID (Francesco De Sio) Zinedine Zidane lascia, e lo fa da vincente. L’ex fuoriclasse panchina si è dimostrato ancora più grande in panchina, conquistando con il Real Madrid 3 Champions League in 2 anni e mezzo. Numeri mostruosi che, alla luce dell’addio annunciato nel primo pomeriggio in conferenza congiunta con Florentino Perez, non posso che aprire scenari importanti sul ‘valzer delle panchine’ estivo.

Il possibile successore per il Real

La prima considerazione da operare riguarda senza dubbio le operazioni che coinvolgeranno le Merengues. Con Max Allegri sempre più vicino alla permanenza alla Juve e tutti i top manager europei saldamente legati alla propria poltrona, la situazione vive di incertezza. La soluzione più semplice potrebbe essere partita proprio da Napoli, con Carlo Ancelotti che ha ‘liberato’ Maurizio Sarri per il Chelsea. Il profilo giusto potrebbe dunque essere quello di Antonio Conte, smanioso più che mai di confrontarsi con la panchina di un top team mondiale. L’unico ostacolo, volontà di Florentino permettendo, potrebbe essere rappresentato dalla sostanziosa buonuscita che Abramovich dovrebbe riconoscere al tecnico italiano, circa 20 milioni di euro.

Le suggestioni

Per quanto riguarda possibili alternative, fatto salvo per le ipotesi ‘interne’ che tanto hanno portato bene in questo triennio alla Casa Blanca, la più suggestiva porta proprio il nome di Maurizio Sarri, anche se l’allenatore di Figline non sembra godere del ‘fisique du role’ necessario a sedersi dal lato dei locali sulla panchina del Bernabeu. In ribasso anche le quotazioni di Unai Emery, che dopo aver visto sfumare l’Arsenal è comunque a caccia di un’opportunità per rilanciarsi dopo il flop parigino. Per il resto il panorama europeo offre poco. I migliori, Guardiola e Mourinho, resteranno a darsi battaglia a Manchester, mentre resta da capire se il Real non voglia provare un’assalto ad Allegri. L’ipotesi sembra complicata, anche per il tipo di gioco del livornese che poco si presterebbe alla spettacolarità madrilena.

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