Rifiuti in Campania, il M5S a Salvini: “La camorra punta sugli inceneritori”

Il bilancio di Iolanda Di Stasio, parlamentare campana del movimento pentastellato alla Commissione Giustizia

©Ferdinando Nicola Baldieri/Lapresse 17 03 2010 Caserta cronaca Nuova emergenza rifiuti in Campania. Le città del casertano e del napoletano sono invase da rifiuti che non vengono raccolti da 2 settimane. Continuano inoltre gli incendi della spazzatura accumulata nelle strade. Nella foto l'emergenza rifiuti in Campania New waste emergency in Campania. The city of Caserta and Neapolitan are invaded from waste are not collected by 2 weeks. Fires also continue garbage piled in the streets. In the picture the waste emergency in Campania.

ROMA (LaPresse) – Allarme rifiuti in Campania. “Il Movimento 5 Stelle come da ‘Contratto di Governo’ punta su legalità, raccolta differenziata porta a porta, impianti di riciclo e recupero materia. E’ la Camorra come ricordano le inchieste a puntare alla costruzione d’inceneritori”. Lo dichiara Iolanda Di Stasio, parlamentare campana del Movimento 5 Stelle della Commissione Giustizia.

La mano della camorra nella gestione dei rifiuti

“Come rivelano diverse inchieste, la camorra si è sempre interessata della gestione rifiuti inclusa la costruzione d’inceneritori. Nel gennaio 2016 il pentito del clan Mallardo, Giuliano Pirozzi parlando nel processo di camorra a carico di Michele Di Nardo e Raffaele Mallardo, rivelò che la cosca giuglianese aveva puntato i suoi interessi sulla costruzione dell’inceneritore di rifiuti a Giugliano” spiega Di Stasio.

La situazione in Campania

“No, non sono gli inceneritori quelli che mancano alla Campania. Purtroppo, ne abbiamo già uno enorme ad Acerra. Non sono i rifiuti domestici ad aver fatto della nostra terra la “Terra dei Fuochi”. Per troppi anni questa regione è stata la discarica illegale di rifiuti industriali da tutta Italia. Un inceneritore per provincia equivarrebbe a darci il colpo di grazia. Tra l’altro la Campania secondo gli ultimi dati, già un anno fa era al 51,6% di raccolta differenziata di rifiuti urbani, prima regione del Sud. E in linea con la media italiana (52%)”.

La parlamentare del M5S punta sulla differenziata

“Non ha nemmeno senso dal punto di vista industriale costruire queste macchine che distruggono materia, salute, ambiente e denaro pubblico. Dobbiamo sviluppare in ogni Comune campano: piani riduzione rifiuti, la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale, impianti di riciclo, recupero materia, riutilizzo, compostaggio. Altro che inceneritori” continua Di Stasio.

Il contratto di governo e gli obiettivi da raggiungere

“Della costruzione di nuovi inceneritori non c’è traccia nel Contratto di Governo. Inutile neanche parlarne. C’è invece cito da pagina 11: “una crescente percentuale di prodotto riciclato e una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica e incenerimento” e “il graduale superamento di questi impianti adottando metodi tecnologicamente avanzati e alternativi”.

“C’è lo sviluppo dell’economia circolare, della riduzione dei rifiuti, del riciclo , del riutilizzo, c’è l’encomiabile lavoro del ministro Costa per rispondere al ritardo di molti Comuni sul ciclo dei rifiuti. Ci sono programmi concreti affinché i rifiuti, anzi meglio chiamarli materiali post-consumo, diventino una risorsa e non un peso insostenibile per la nostra salute e le nostre tasche. Affinché questo avvenga bisogna ricorrere ad una gestione virtuosa e innovativa, non a metodi fallibili, obsoleti, anti economici come gli inceneritori” conclude Di Stasio.

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