Rimini, trasformavano un locale in un privè per prostituzione: l’indagine è partita da una rapina…

Le ragazze assunte come figuranti di sala, si prostituivano nel privè dove venivano organizzati gli incontri con i clienti

LaPresse - Matteo Corner

Milano (LaPresse) – La Polizia di Stato di Rimini ha eseguito numerose misure cautelari per sfruttamento della prostituzione, spaccio di stupefacenti e rapina aggravata nei confronti di persone legate all’attività di un noto locale notturno ubicato a Marina Centro.

All’interno del locale, le ragazze assunte come figuranti di sala, si prostituivano nel privè dove venivano organizzati gli incontri con i clienti.

Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di evidenziare un’intensa attività di prostituzione. E’ stata esercitata all’interno del locale dove avveniva anche consumo e spaccio di diverse sostanze stupefacenti, in prevalenza cocaina.

Nelle indagini è anche stato possibile risalire anche all’identificazione degli autori della rapina dell’orologio Bulgari subita da un noto avvocato riminese.

Arrestata a Ferragosto una donna indagata per favoreggiamento della prostituzione

Nelle prime ore di Ferragosto, gli agenti hanno individuato e arrestato una donna sulla quale pendeva un ordine di cattura internazionale emesso dalle autorità moldave. Ritenuta responsabile di favoreggiamento della prostituzione, era stata condannata a 7 anni. Nello specifico, la 43enne, dopo avere contattato e convinto una ragazza a prostituirsi dietro compenso, aveva agevolato il trasferimento in Germania. E’ stata portata in carcere a Forlì. Un altro uomo sul quale pendeva un ordine di carcerazione emesso dal tribunale perchè doveva scontare un residuo pena di 8 mesi è stato arrestato in un albergo riminese.

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