Roma, prefetto Basilone: “Marciume diffuso, coinvolge tutti i partiti”

Intervento forte del Prefetto della Capitale

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse Nella foto: Marcello De Vito

ROMA – “Questa storia, parlo dell’arresto del presidente del consiglio comunale Marcello De Vito, dimostra che a Roma continua a esserci un marciume diffuso che purtroppo non salva nessun partito o movimento politico”. Così Paola Basilone, il prefetto della Capitale, intervistata dal Messaggero.

“Se i giudici accerteranno la colpevolezza degli arrestati – dice in riferimento alle recenti vicende che hanno portato all’arresto di Marcello De Vito – è una storia davvero orrenda”.

“Guardo questi fatti con la massima apprensione: c’è un problema politico, su cui non posso intervenire”, spiega.

Alla domanda se il Comune di Roma sia corrotto, risponde: “Io non ho elementi per un’affermazione così impegnativa. Soprattutto perché la questione è molto complessa. E comunque riguarda episodi che finora sono stati tutti riferiti intorno alla questione dello stadio anche se si è allargata ad altri filoni. L’amministrazione, si sa, ha una incredibile poliedricità quindi sarei cauta prima di generalizzare. In questa vicenda mi sembra, fino a prova contraria, che altri settori pubblici non siano coinvolti”.

Poi parla dei tempi di ‘Mafia Capitale’: “Sciogliere il Comune di Roma per infiltrazioni mafiose sarebbe stato eccessivo. Dunque concordo con la decisione presa a suo tempo dal governo. Purtroppo, però, il marciume diffuso, la corruzione dilagante, il senso d’impunità che fa credere alla gente di poter fare quello che si vuole ci sono. Al di là del colore politico”.

(LaPresse)


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