Salone del Libro di Torino all’anno zero: si riparte dallo scrittore Julio Cortazar col suo ‘Il gioco del mondo’

TORINO – Riparte da zero, ovvero l’anno della rinascita il grande Salone del libro, dopo lo scampato fallimento ed essersi riappropriato del marchio. Una rinascita tutto orgoglio made in Torino dal 9 al 13 maggio e che vede ospite d’eccezione il grande scrittore spagnolo Julio Cortazar con il suo romanzo “Il gioco del mondo”. E proprio il ‘Gioco del mondo’ sarà il tema della 32esima edizione. Ad annunciarlo nella conferenza stampa di presentazione nella Student Zone dei Murazzi, è un instancabile Nicola Lagioia, il direttore editoriale a cui sono andati i ringraziamenti di tutti per la “tenacia e l’energia profusa in questi mesi turbolenti”.

L’intervista

In prima fila, ad ascoltarlo, anche il presidente dell’Aie, Ricardo Franco Levi, e di Adei, Marco Zapparoli, gli editori che dopo le divisioni degli ultimi anni tornano sotto la Mole. “Cortazar ha fatto della mescolanza di culture la propria forza – spiega Lagioia – è nato in Belgio da genitori argentini, ha girato l’Europa per poi trasferirsi in Argentina a 5 anni e quindi a Parigi. Una vita che fu al centro della sua creazione fantastica. Cortazar – aggiunge – fu ed è tuttora, perché dei classici bisogna sempre parlare al presente, se non al futuro, un ponte tra due continenti e tra diverse culture”. L’entusiasmo e la ritrovata fiducia in una manifestazione “che appartiene alla comunità torinese che ha lottato per salvarla e rilanciarla”, dice la sindaca Chiara Appendino.

L’organizzatore

“Vorremmo un Salone come il festival di Sanremo, in cui si parla di cantanti e canzoni e non della macchina che organizza”, dice Silvio Viale, deus ex machina del nuovo Salone e presidente dell’Associazione Città del Libro, il gruppo di fornitori che si è ricomprato il marchio per poi riconsegnarlo al Salone stesso.

Ottimismo

Fiduciosi si dicono anche la direttrice e il presidente del Circolo dei Lettori (che cura il progetto del nuovo Salone insieme all’Associazione Città del Libro), Maurizia Rebola e Giulio Biino. “Ringrazio la Regione Piemonte per la fiducia dataci – dice Biino – e Lagioia perché lavorare con lui è un piacere. E’ un uomo pieno di energie ed empatia. Spero non cambi mai”.

Molte le novità di quest’anno, oltre all’utilizzo dell’Oval come spazio incontri. Ospite d’onore non sarà un Paese, come in passato, ma una lingua, lo spagnolo.

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