Da Pontida a Siena, bagno di folla per Salvini che rilancia il sogno della ‘SuperLega’ europea

Il commento anti-meridionalista di Bossi: "Matteo ha fatto il pienone perché ci ha portato anche l'Africa"

Foto Stefano Cavicchi / LaPresse

MILANO – Quello avvenuto a Pontida è stato un raduno storico per per la Lega. Un vero e proprio bagno di folla ha accolto un agguerrito e trionfante Matteo Salvini. Inevitabile è tornare indietro nel tempo e pensare all’ultimo “meeting” nella località lombarda, avvenuto sette anni fa, l’ultimo capitanato da Umberto Bossi.

La Superlega sognata da Salvini

Ha riscosso grande effetto l’affermazione pronunciata da Matteo Salvini durante il suo comizio a Pontida. Il ministro ha infatti condiviso con il suo pubblico di sfegatati seguaci quello che è il suo più ambizioso progetto. “Penso a una Lega delle leghe in Europa“, ha detto il leader del Carroccio, “che metta insieme tutti i movimenti liberi e sovrani, che vogliano difendere le proprie frontiere e il benessere dei propri figli“, ha detto alla folla acclamante.

La determinazione del ministro dell’interno italiano è stata apprezzata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Salvini è capace di cambiare la storia d’Italia e d’Europa“, ha detto dal palco di Pontida. “La Lega è già stata al governo. Ma allora eravamo un partito di opposizione agli altri partiti. Oggi la sfida è molto più difficile, perché noi in Italia di partiti all’opposizione non ne abbiamo“, ha continuato. “Abbiamo lanciato la sfida a chi comanda il mondo, a chi comanda in Europa, a chi ha deciso che l’immigrazione e la sostituzione dei popoli sono una cosa buona“, ha concluso Giorgetti.

Pontida, il sostegno a Salvini dei militanti

A fare eco a Giorgetti ha provveduto anche il consigliere leghista Alessandro Morelli. “Salvini sta costruendo un partito della nazione con l’aspirazione di un partito che possa essere la lega delle leghe a livello europeo. Lo dico con orgoglio di italiano: sta franando lo strapotere tedesco e francese anche per merito dell’operazione politica che salvini ha impresso da quando è diventato ministro dell’interno“, ha detto.

Rincara la dose il governatore del Veneto Luca Zaia, che si spinge molto più in là. “Autonomia subito. Non abbiamo più scuse, l’autonomia ora o mai più“, ha detto. “Tutto il mondo ci invidia Salvini, lui guiderà l’Europa tra un anno. Non saremo mai schiavi dell’Europa, non saremo schiavi della Merkel, a casa nostra comandiamo noi, i clandestini vanno espulsi“, ha urlato invece dal palco Maura Bizzotto, che ha definito il presidente francese Macron “vomitevole”.

Bossi: “I leghisti del Sud? Vogliono solo essere mantenuti”

Nel suo discorso Salvini ha ricordato il fondatore della Lega Umberto Bossi, ringraziandolo per aver ispirato la sua vocazione politica. Il Carroccio ha subito replicato con un commento infastidito rivolto a tutti i meridionali che hanno partecipato al raduno leghista in Lombardia. “Per forza Matteo Salvini ha fatto il pienone, se ci porti anche l’Africa. Ma non è una gara a chi porta più gente“, ha detto Bossi.
Ho visto un sacco di gente interessata ad essere mantenuta. Parliamoci chiaro: non c’è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle Regioni settentrionali?“, ha concluso.

Salvini ruba la scena il Palio di Siena

Dopo Pontida, il leader della Lega non ne aveva ancora abbastanza di bagni di folla. Salvini si è recato perciò ieri a Siena, dove era in corso l’annuale Palio. Il ministro ha risposto alle domande dei giornalisti promettendo di parlare solo della città, ma finendo al contrario col portare il discorso a pieghe decisamente politiche. L’atteggiamento di Salvini ha indispettito i senesi, che si sono visti rubare la scena dal ministro.

Il ministro contro i mafiosi: “Lotta senza quartiere, li prenderemo a bastonate”

Nel corso della visita di questa mattina nell’azienda agricola di Suvignano, a Monteroni d’Arbia in provincia di Siena, Salvini è tornato a dichiarare guerra alla mafia. L’azienda visitata dal ministro nasce da un bene confiscato alla mafia nel 2007.
Se c’è qualcuno di questi delinquenti che mi guarda il mio messaggio è che i bastardi camorristi e i mafiosi in Italia non avranno più vita facile. La lotta è senza quartiere. Vediamo di prenderli veramente a bastonate.”, ha detto senza mezzi termini Salvini. Il ministro ha poi aggiunto “Vorrei che questi signori sparissero o cambiassero mestiere“.

Parole decise di Salvini anche contro gli scafisti che trasportano i migranti in Italia. “Sono agli sgoccioli, hanno capito che stiamo difendendo i nostri confini. Ora stanno provando gli ultimi colpi di coda, non hanno più business“, ha detto il leader leghista.
In Africa si sta diffondendo la voce che in Italia non si arriva più ‘a gratis’. Obiettivo è arrivare a zero partenze, e quindi zero vittime. Non ci metteremo 15 giorni a riuscire in questo obiettivo, ma ce la faremo“, ha concluso.

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