Scontri a Torre Maura: quartiere sotto assedio, indaga la Digos

Violenta la protesta dei residenti per il prossimo trasferimento di 70 rom nel centro di accoglienza del quartiere

Foto Carlo Lannutti/LaPresse 02-04 - 2019 Roma, Italia Cronaca. Torre Maura: cittadini protestano per l'arrivo di famiglie rom in via dei Codirossoni Nella foto: le proteste dei cittadini

ROMA – Periferia di Roma, la tensione è alle stelle. Siamo a Torre Maura, zona est della Capitale, e per strada quelle 30 persone sono pian piano sono diventate 300. Urla, spintoni, cassonetti incendiati e una rabbia che le forze dell’ordine riescono a stento a respingere. Il motivo l’arrivo di circa 70 persone di etnia rom nel centro di accoglienza ‘Codirossoni’. Un passaggio che non è stato gradito dagli abitanti del quartiere i quali hanno dato vita ad una manifestazione violentissima. Perché avevano già detto sì ai migranti africani ma i rom proprio non hanno intenzione di accettarli.

I motivi della protesta a Torre Maura

Lo ha sottolineato anche Mauro Antonini, segretario generale di Casapound, che è corso a dare manforte ai residenti che, peraltro, pare avessero accettato di buon grado i migranti africani che si erano perfettamente integrati nel quartiere.

La situazione, a 24 ore di distanza dall’inizio degli scontri, è ancora molto tesa. Il livello di attenzione delle forze dell’ordine è altissimo e a nulla sono servite le spiegazioni sul perché di questo spostamento arrivato da fonti vicine al Campidoglio. La motivazione sembra essere soltanto una, e cioè che la struttura di Torre Angela, dove si trovavano prima i rom, era gestito con un affidamento diretto dai costi esorbitanti: “Il centro di Torre Maura – hanno fatto sapere le stesse fonti – ha vinto un bando europeo e assicurato servizi migliori anche per la cittadinanza”.

Quartiere sotto assedio. Indaga la Digos

Anche il sindaco Virginia Raggi è stato attaccato duramente con modalità che ricordano per certi versi la manifestazione di 5 anni fa a Tor Sapienza dove i residenti, per una settimana intera, devastarono l’intero quartiere. In quell’occasione gli abitanti delle case popolari vennero ‘aiutati’, come poi dimostrato, da gruppi ultras e frange di estrema destra. Ecco perché, nonostante non ci siano stati arresti fino ad oggi, la Digos è in allerta proprio sulla possibile presenza di ‘infiltrati’.

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