Serie A, Atalanta corsara al Maradona: 3-2 e il Napoli perde la vetta

Foto Alessandro Garofalo/LaPresse 04 dicembre 2021 Napoli vs Atalanta - Campionato di calcio Serie A TIM 2021/2022 - stadio Diego Armando Maradona Nella foto: Merih Demiral (Atalanta BC); esultanza dopo il gol 2-2

MILANO – C’è anche l’Atalanta nella corsa scudetto: lo ha dimostrato andando a battere la capolista Napoli al Maradona per 3-2 e accorciando la classifica in vetta. Ora i partenopei sono terzi, scavalcati da Milan e Inter, ma i bergamaschi sono lì, al quarto posto a soli 4 punti dalla vetta occupata ora dai rossoneri. L’Atalanta va subito in vantaggio al 6′ con Malinovskyi, poi il Napoli ribalta la situazione con Zielinski (39′) e Mertens (46′), ma la squadra di Gasperini non molla e capovolge ancora il risultato con Demiral (65′) e Freuler (70′).

Il Napoli, nonostante le tante pesanti assenze, parte subito forte per mettere in difficoltà gli ospiti. Prima grande occasione per Mertens al 4′ su cross di Di Lorenzo, ma il belga viene contrastato a pochi metri dalla porta e il suo tiro finisce alto. Sulla prima azione vera dell’Atalanta, i nerazzurri vanno subito in vantaggio: azione di forza di Zapata che arriva sul fondo, il suo traversone finisce sui piedi di Malinovskyi che la mette sotto l’incrocio.

Al 6′ così i padroni di casa si trovano in svantaggio. Ma restano aggressivi e propositivi, sono gli azzurri a fare la partita. L’Atalanta si difende con ordine e senza affanni. Fino all’11’, quando ben due giocatori del Napoli non riescono a spingere la palla in porta da pochi metri. Brivido per Musso che si salva. Al 18′ è di nuovo l’Atalanta a rendersi pericolosa, con Pessina che arriva al tiro, bloccato da Ospina. Al 22′ altro tiro da fuori di Pessina, che però manca il bersaglio.

Il Napoli fa possesso palla ma l’impressione è che quando l’Atalanta attacca sia molto più pericolosa, e Zapata è una costante spina nel fianco per la difesa partenopea. Al 29′ è però Lozano, sul fronte opposto, a impegnare Musso. Sono Zielinski e Mertens gli uomini più pericolosi per il Napoli, ma i bergamaschi si difendono con ordine. E sono pericolosi quando si affacciano in avanti, in particolare sui calci d’angolo: il Napoli rischia in più occasioni ma la difesa si salva.

E al 39′ Zielinski riporta il match in parità: il centrocampista prima si vede respingere un gran tiro da Palomino, poi sulla ribattuta fortissima nessuno riesce a opporsi e si gonfia la rete. Il Maradona esplode. Al riposo si va sull’1-1, risultato fin qui giusto per quello che le due squadre hanno fatto vedere sul campo. Nella ripresa parte subito forte il Napoli e Mertens porta in vantaggio i partenopei dopo una grande azione personale al 46′. L’Atalanta si riversa subito in avanti per riprendere la partita e già al 52′ Zapata colpisce un palo clamoroso.

Il Napoli si salva con il successivo intervento di Ospina. Il match si accende, i ritmi restano elevatissimi. Al 55′ Gasperini mette dentro Ilicic, che si mostra subito pericoloso. Al 59′ l’arbitro Mariani pensa di concedere un rigore all’Atalanta per un tocco di mano di Mario Rui, ma il Var cambia la decisione: il tocco è di piede. Cresce la pressione dell’Atalanta: al 64′ grande parata di Ospina su colpo di testa ravvicinato di Demiral. Non passa un minuto che Demiral, rimasto alto, riceve un pallone da Toloi e pareggia con un gran tiro sotto la traversa.

Il Napoli cambia, entrano Ounas e Petagna per Mertens e Lozano. L’Atalanta ha personalità e Gasperini punta a vincere: il gol del sorpasso arriva al 71′ con Freuler dopo un bell’assist di Ilicic. Il Napoli non si arrende e riprende ad attaccare, ma ora la sensazione è che l’Atalanta, grazie in particolare allo strapotere fisico, possa controllare senza affanni. All’81’ è il turno di Muriel, che entra al posto di Zapata, autore ancora una volta di una prestazione maiuscola.

All’85’ il Napoli tenta la carta Politano per l’assalto finale. Assalto che però non porta frutti, nonostante alcune occasioni negli ultimi minuti. L’Atalanta dimostra ancora una volta la sua forza andando a vincere sul campo della prima in classifica. Il Napoli perde la vetta, a causa delle concomitanti vittorie di Milan (ora primo a quota 38) e Inter (secondo a 37). I partenopei ora sono terzi a 36, davanti proprio ai bergamaschi a quota 34. Un’Atalanta così, adesso, può davvero sognare in grande.

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