Serie A, Caputo non basta alla Samp. Zapata e Ilicic spingono la Dea

Foto Tano Pecoraro / LaPresse 27 Ottobre 2021 Sampdoria vs Atalanta Stadio Luigi Ferraris Nella foto: gol Zapata

ROMA – L’Atalanta riprende la corsa, accorcia sul gruppo di testa e si conferma squadra in costante crescita tecnica e fisica nonostante sia costretta a fronteggiare una lunga serie di infortuni. Sfumata al 94’ la vittoria contro l’Udinese, la formazione di Gasperini (assente per squalifica, al suo posto il vice Gritti) piega in rimonta la Sampdoria per 3-1 e balza a 18 punti in classifica grazie ad una prestazione super di Zapata, che provoca prima l’autorete di Askildsen con cui pareggia la rete di Caputo al 10′ e poi firma la rete del vantaggio.

Nel finale è Ilicic a mettere il sigillo su una vittoria con cui la Dea manda un messaggio chiaro al campionato (agguantando momentaneamente al terzo posto l’Inter in campo stasera). Ai blucerchiati non basta il coraggio e il cuore e l’ultima mezz’ora del suo bomber Quagliarella. Finiscono sfiancati dal ritmo sempre alto tenuto dagli orobici che in trasferta continuano dunque a raccogliere punti pesanti a discapito del raccolto al momento magro in casa.

Gasperini (squalificato, in panchina il voce Gritti) schiera Zapata al centro dell’attacco con Malinovski e Pasalic a supporto. Emergenza in difesa con de Roon che arretra. A sinistra rientra Mahele mentre Muriel e Ilicic partono dalla panchina. Per la Samp, Caputo e Gabbiadini in attacco, spazio a Thorsby in mediana mentre chance per Askildsen. Murru a sinistra mentre Quagliarella parte dalla panchina.

L’Atalanta alza subito il ritmo del match creando due occasioni nei primi sei minuti di gioco ma è la Sampdoria a portarsi in vantaggio al 10′ con Caputo che sfrutta al meglio un assist di Thorsby e davanti a Musso con freddezza fa centro. I bergamaschi non si scompongono, provano subire a reagire, stringono nella loro area la Samp e in una manciata di minuti raggiungono il pari: su cross di Zappacosta per Zapata, c’è la deviazione finale di Askildsen che infila Audero sul primo palo.

Gli orobici non smettono di spingere con insistenza e al 21′ c’è il sorpasso firmato da Zapata con un colpo di testa vincente sull’ennesimo cross di Zappacosta. I blucerchiati sono ora costretti ad inseguire, cercano di reagire ma confezionano prima della fine del primo tempo solo una vera occasione con Caputo con Musso che in uscita gli chiude lo specchio della porta. La Sampdoria nella ripresa entra con piglio ancora più deciso, mentre l’Atalanta è costretta a sostituire Scalvini per l’infortunato Palomino.

I blucerchiati si fanno pericolosi con Caputo, poi è Musso a dribblare l’attacante rischiando grosso in area. D’Aversa vuole maggiore spinta e allora punta sull’esperienza di Quagliarella al posto di Gabbiadini (e Ciervo per Colley) mentre Gasp fa entrare Ilicic al posto di Pasalic. L’Atalanta si fa pericolosa con Malinovski che conclude da dentro l’area con tiro murato da Dragusin. Non è più una partita tattica, si gioca solo sulle due metà campo e sull’istinto. E si alza il livello dello scontro. Il match sempre più muscolare.

L’Atalanta sale di ritmo, sa bene quanto è rischioso tenere la partita in bilico e spinge con gli esterni per cercare il colpo del ko. Zapata ci prova con un colpo a giro, poi è Ilicic con un destro dal limite dell’area. La Samp è stanca, stordita dalla velocità dei nerazzurri che continuano a dettare la manovra. D’Aversa decide per gli ultimi 5′ minuti di fare all-in , inserendo Torregrossa ed Ekdal. Ma non basta. E’ invece l’Atalanta a sigillare il match con Ilicic a tempo scaduto con una prodezza: il bosniaco salta Yoshida e da posizione defilata piazza il pallone all’incrocio. La Dea è tornata a volare.(LaPresse)

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