Sgambato boccia il “metodo De Luca”: “Basta prepotenze nella formazione delle liste”

La dirigente nazionale uscente del Pd: "C’è ancora tanto da lavorare, il prossimo congresso rispetti il pluralismo"

Camilla Sgambato

NAPOLI – Oggi a Roma il nuovo segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti si insedia ufficialmente, aprendo il nuovo corso del Pd dopo il disastro di Renzi. L’assemblea di oggi sarà anche occasione per nominare i due vicesegretari, il presidente, il tesoriere e la nuova direzione. Di quest’ultimo organismo fa attualmente parte, fra gli altri, l’ex deputato (eletto nella circoscrizione Campania 2) Camilla Sgambato, espressione della componente che fa capo all’ex ministro Andrea Orlando e che ha sostenuto la corsa di Zingaretti alla guida del partito democratico.
Che prospettive ci sono per la sua riconferma?
“Lo vedremo domani (oggi per chi legge, ndr). In direzione ci sono anche altri campani: per l’area Orlando, ad esempio, ci siano io e Marco Sarracino”.

Con l’elezione a segretario di Zingaretti il Pd è subito risalito nei sondaggi di popolarità e livello nazionale, affiancando i 5 Stelle che pure lo avevano superato alle elezioni politiche dell’anno scorso. Il problema del partito, quindi, era solo la presenza di Matteo Renzi come segretario?
“Non credo che il problema fosse solo Renzi, piuttosto pensiamo al metodo. C’è stata la riapertura di una discussione, il riavvicinarsi al nostro popolo: cose che si erano perse negli ultimi tempi, ma non esclusivamente per colpa di Renzi. Adesso c’è una maggiore empatia con i problemi dei cittadini e meno arroganza. A questo vanno aggiunti gli errori madornali che il movimento 5 Stelle e la Lega stanno compiendo: in questo momento il Governo nazionale sta mostrando tutti i suoi limiti”.
La mozione che fa capo a Orlando, stando a quanto è emerso negli ultimi giorni, dovrebbe avere più spazio nei vertici del partito. Come si concretizzerà verosimilmente questo maggiore peso?
“Penso che Zingaretti darà spazio alle competenze e all’impegno di ciascuno di noi: in che modo si articoleranno queste scelte da parte del segretario nazionale non lo so”.
Il nuovo segretario regionale della Campania Annunziata, subito dopo l’elezione, ha detto “basta” alle correnti che animano e a volte spaccano il partito. Lei condivide queste affermazioni?
“Se stop alle correnti significa che c’è spazio per tutti in maniera condivisa, sì. Se invece significa che chi ha vinto esercita attività di prepotenza, allora no. Penso che Annunziata debba chiarirlo: ci deve far capire come intende procedere nella segreteria regionale”.
Alla luce del caso Costa, che ha portato all’annullamento delle elezioni del segretario e al commissariamento del Pd napoletano, non le sembra che ci sia ancora molto da lavorare per “normalizzare” il partito?
“Assolutamente sì: se a Caserta avevamo da lavorare, penso che a Napoli ci sia da lavorare ancora di più. Ora c’è il commissariamento, poi ci sarà il congresso, da tenere nel rispetto delle regole del pluralismo e della vera democrazia di un partito”.
Quale potrebbe essere il peso del presidente della Regione Vincenzo De Luca nelle liste alle prossime europee e comunali e alle regionali del 2020?
“Non so quale sia il suo peso: spero ci sia il peso di un partito democratico autorevole e autonomo da ogni condizionamento esterno. E’ il partito che deve avere un peso”.
Alle politiche di un anno fa De Luca ha avuto comunque un ruolo di rilievo: ha piazzato il figlio Pietro in un posto sicuro in lista, peraltro in un collegio diverso da quello di residenza, e lo ha fatto eleggere, anche se non aveva un curriculum politico consistente.
“In questi casi si vede come hanno funzionato le correnti nel partito democratico e come ha funzionato questa sorta di prepotenza istituzionale. Spero che questa sia una storia vecchia. Adesso nel Pd devono esserci dei criteri da applicare, che non saranno certo quelli di forza e prepotenza”.
Ci sono probabilità che lei quest’anno si candidi alle Europee o alle regionali?
“Non ne ho idea, è tutto da vedere. Sono parte di un gruppo, di una squadra che sta crescendo sempre di più e le valutazioni saranno quelle di una squadra”.
Ma la sua disponibilità a candidarsi in queste competizioni c’è?
“Io fornisco sempre disponibilità a qualsiasi tipo di impegno e sono pronta sia a fare passi avanti che indietro”.

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