Siria, nuova fossa comune: l’orrore non conosce fine

RAQQA – Gli effetti devastanti della guerra. Sangue e orrore, ancora una volta, protagonisti del giorno in Siria. A Raqqa, nel Nord del Paese, è stata rinvenuta una fossa comune. Al suo interno circa 200 corpi senza vita, seppelliti chissà quando. Lo riferisce l’osservatorio nazionale per i diritti umani.

Donne lapidate dall’Isis

Sono per lo più femminili i cadaveri trovati nella fossa comune, fa sapere l’Ondus. Tra le ipotesi, ovviamente, quella che la firma sull’orrore sia dell’Isis. A Raqqa lo Stato Islamico ci aveva piazzato la capitale dal 2014 al 2017. La maggior parte dei corpi era avvolta nei tipiche tute arancione dei condannati a morte dai terroristi.

L’ultima scoperta poche settimane fa

L’ultima fossa, in rigoroso ordine di tempo, è stata trovata poche settimane in un villaggio nei pressi di Dayr az Zor. In quella occasione erano circa 1700 i cadaveri nel sottosuolo. Una delle tante stragi commesse dai terroristi dell’Isis. La guerra in Siria non è ancora finita. Da alcune settimane infatti sono in atto misteriosi incendi di campi di grano. Bisogna considerare che in Siria si è nel pieno della stagione dei raccolti. Una manovra dell’Isis per mettere in ginocchio l’economia locale.

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