Spaccio di droga, arrestato 21enne

Giudicato con rito direttissimo è stato condannato a 3 anni e messo ai domiciliari

SANT’ARPINO – Piazza di spaccio in casa, 21enne arrestato e condannato. E’ quanto risulta dopo il blitz messo a segno l’altra sera dai carabinieri della Compagnia di Marcianise che hanno bloccato Alessandro Cristiano, del posto. Le forze dell’ordine avevano più di un sospetto che nell’abitazione ubicata nel pieno centro del piccolo comune atellano il giovane potesse aver messo in piedi un florido smercio al dettaglio di stupefacenti. I militari, così, hanno iniziato un’attività di osservazione nel corso della quale hanno appurato un viavai di persone nei pressi di quella casa fermando alcuni acquirenti.

Intorno alle 20 è scattata l’irruzione: all’interno dell’alloggio sono stati trovati 38 grammi di hashish e diverso materiale utile per la gestione della ‘base’. Sotto sequestro, infatti, finiti pure due bilancini di precisione, sostanza da taglio, dei block notes riportanti diversi dettagli dell’attività ed un impianto di videosorveglianza, che serviva per evitare le visite indesiderate di carabinieri e polizia.
Un presunto complice, inoltre, si sarebbe dato alla fuga. Le telecamere, però, non sono bastate al ragazzo per essere scoperto: dopo le formalità di rito è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Ieri mattina, poi, il giudice Giuseppe Cioffi del tribunale di Napoli Nord (nella foto) all’esito del giudizio direttissimo ha convalidato l’arresto ed al termine del processo celebrato con il rito abbreviato l’ha condannato a 3 anni, disponendo i domiciliari. Il magistrato, nello specifico, ha accolto in pieno le richieste del legale di fiducia del 21enne, l’avvocato Fernando Pellino: il pubblico ministero in udienza si era espresso per 3 anni e 8 mesi di reclusione e la custodia in carcere.

Una ‘piazza’ di spaccio nuova e realizzata in pieno centro città, dunque, ma che non è sfuggita all’occhio attento dei militari dell’Arma, guidati dal capitano Luciano Pellegrino, le cui indagini continuano per rintracciare il presunto complice e risalire all’approvvigionamento della ‘roba’.

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