Stadio, da Milan e Inter la proposta sul futuro del Meazza. L’idea è la cittadella sport

Si profila dunque quella che viene denominata una 'sport discrict', una cittadella polifunzionale che più volte è stata avanzata dall'amministrazione comunale

Foto LaPresse - Fabio Delfino

MILANO – Uno stadio polifunzionale destinato ad eventi sportivi di base e a manifestazioni di intrattenimento, a beneficio della cittadinanza per 365 giorni l’anno. Spaziando dall’atletica al basket, dal calcetto all’arrampicata sportiva. E’ il futuro ‘disegnato’ per il vecchio Meazza dalle società Milan e Inter che premono per un impianto del tutto nuovo. Restando comunque orientati a non abbattere il ‘monumento’ del calcio e creando una vera e propria ‘cittadella dello sport’ così da venire incontro alla volontà della Giunta comunale milanese.

Il faccia a faccia con il Comune

Oggi c’è stato un nuovo ‘faccia a faccia’ tra il Comune e i rappresentanti dei due club che hanno presentato due ipotesi progettuali di rifunzionalizzazione dell’attuale Meazza. Nel contesto della realizzazione di un nuovo stadio per Milano, sempre al quartiere San Siro. E l’idea che è stata messa sul tavolo è quella di una energica ‘correzione’ in termini di fruibilità dell’impianto destinandolo prevalentemente a funzioni sportive di base e di intrattenimento in una ottica di servizio per i milanesi.

La proposta dei club

I club, come si legge nella nota congiunta da loro diffusa oggi, proseguiranno nell’approfondimento tecnico ed economico delle ipotesi progettuali presentate sempre in coerenza con le linee guida indicate dal Comune. In sostanza si intende mantenere l’impianto riducendo l’impatto delle volumetrie. La nota fa emergere una chiara unione di intenti e un primo passo concreto verso un punto di convergenza che possa soddisfare sia i club. Pronti ad allestire uno stadio ex novo ‘salvaguardando’ però la sopravvivenza del Meazza.

Il progetto dello stadio

Si profila dunque quella che viene denominata una ‘sport discrict’. Una cittadella polifunzionale che più volte è stata avanzata dall’amministrazione comunale come punto fondamentale per l’effettivo via libera ai progetti. Palazzo Marino ha sempre detto che non vuole bloccare le progettualità presentate dai due club. Ma che ogni iniziativa sia allineata con le esigenze della città e dei cittadini e del quartiere San Siro. Le due ‘proposte’ sotto la lente del Comune si riferiscono ai progetti di ‘Populous’ (‘La Cattedrale’ che intende formare il fulcro del nuovo distretto di San Siro, una destinazione eco-sostenibile da vivere 365 giorni all’anno) e Sportium/Manica integrato in un Masterplan. Che ha lo scopo di rivitalizzare e trasformare l’area di San Siro in un distretto verde dedicato all’intrattenimento e attivo tutto l’anno.

(LaPresse)

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