Tatuatore gambizzato, arrestato 25enne

Il ragazzo di Bagnoli fu accusato nel 2016 di aver ferito il figlio di Alessandro Giannelli. Agostino Velluso avrebbe fatto fuoco contro il negozio a Pomigliano d’Arco: la pallottola ha sfondato il vetro e colpito il commerciante a un ginocchio

NAPOLI – Arrestato Agostino Velluso per lesioni personali, armi e ricettazione. Era ricercato da sei mesi. Fermato per aver gambizzato il titolare di un negozio di tatuaggi a Pomigliano d’Arco a giugno. Il 25enne tempo fa fu anche arrestato per aver sparato al figlio del boss di Bagnoli. Ma quella è un’altra vicenda. Ora era libero.

I carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Nola su richiesta della Procura, nei confronti di Velluso, originario di Pomigliano d’Arco e residente nel quartiere di Bagnoli, nei cui confronti sono stati raccolti indizi di colpevolezza, in ordine ai reati di porto detenzione e ricettazione di un’arma, utilizzata per cagionare lesioni personali. Gli investigatori dell’Arma fanno sapere che l’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola e condotta dai militari del N.O.R.M. – sezione operativa della compagnia di Castello di Cisterna, ha permesso di raccogliere indizi in ordine all’azione di fuoco, commessa in Pomigliano d’Arco il 16 giugno 2023, dove era stato esploso un colpo d’arma da fuoco all’indirizzo del negozio di tatuaggi ‘Studio Tattoo’, con sede nel centro cittadino, ferendo alla gamba il proprietario.

L’immediato sopralluogo sul posto e le successive indagini, hanno permesso di recuperare l’arma utilizzata per il delitto, una Smith e Wesson calibro 38, rubata in un’abitazione in provincia di Trento diversi anni fa, nonché di ricostruire la vicenda.
Ieri notte il 25enne è stato accompagnato nel carcere di Poggioreale, dove questa mattina si svolgerà l’interrogatorio di garanzia, in presenza dell’avvocato difensore Fabrizio De Maio, del foro di Lagonegro.

La ricostruzione degli inquirenti è da brivido: a giugno due ragazzi in scooter arrivano davanti al negozio di tatoo. Il guidatore ha un casco integrale e il passeggero un passamontagna. Il passeggero esplode un colpo di pistola, che fora il vetro della porta di ingresso e colpisce il titolare al ginocchio sinistro (alle 14 era in pausa pranzo e stava fumando una sigaretta accanto alla porta, racconterà più tardi). Nel frattempo i centauri scappano. Ma all’incrocio tra via Trieste e via Roma vengono intercettati da un poliziotto, che riesce a bloccarli. Il passeggero toglie il passamontagna.

L’agente punta l’arma di ordinanza e il 25enne getta a terra la sua e alza la maglietta, per mostrare che non ne ha altre. Ma poi tenta la fuga: blocca una donna in auto e la strattona per tirarla fuori dall’abitacolo. Non ci riesce. Scappa a piedi e in un parco pubblico fa perdere le tracce. E’ stato riconosciuto. Da qui l’ordinanza cautelare. Gli investigatori hanno esaminato il ‘profilo’ di Agostino Velluso: in passato fu accusato di aver ferito a colpi di pistola il figlio di Alessandro Giannelli, quest’ultimo ritenuto ai vertici del gruppo di Bagnoli. Il primo maggio 2016 la vittima (allora 17enne) era in scooter in via Divisione Siena a Cavalleggeri d’Aosta. In quel periodo c’erano forti contrasti tra i Monti e i Giannelli.

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