Tennis, Sonego da sogno sfiora l’impresa ma vince Djokovic. Finale con Nadal

La giornata tutta azzurra di Sonego ha fatto passare in secondo piano l'ennesima prova convincente del marziano Rafa Nadal

Foto LaPresse

ROMA – Un’impresa al giorno può bastare. Oltre è da marziani ma Lorenzo Sonego è ormai pronto, per tenacia, grinta e forza di volontà, a valicare anche le cime più impervie. E’ un sabato italiano tutto di marca piemontese quello vissuto al Foro Italico illuminato dal giovane talento torinese, capace di superare ai quarti Andrey Rublev, numero 7 del ranking, battuto in rimonta in tre set con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-3, dopo una battaglia fatta di nervi e di astuzie, e regalarsi una notte da favola, quasi da supereroe nella semifinale contro il numero 1, Novak Dojokovic.

Vince Djokovic

Davanti al re del ranking, capace nei quarti di uscire dalla sabbie mobili e piegare il greco Stefanos Tsitsipas recuperando lo svantaggio di un set maturato ieri, l’azzurro si è giocato al meglio delle sue possibilità tutte le sue chance, con una prova che resterà alla storia per intensità emotiva, carattere e qualità applicata al genio. Dopo aver perso il primo set per 6-3 il torinese è riuscito a portare Djokovic al terzo set compiendo un mezzo miracolo nella seconda frazione, vinta al tie break 7-6 (5) dopo aver negato due match ball al serbo sul 5-4. Nel terzo set ha prevalso l’esperienza, la tenuta mentale e la scaltrezza del navigato campione che ha chiuso i conti 6-2 dopo 2 ore e 43 minuti, in tempo per evitare agli organizzatori la beffa di far uscire anzitempo gli spettatori dal Centrale a causa del coprifuoco.

Sonego da applausi

Sonego esce tra gli applausi più sinceri, con il coraggio di chi non intende mollare mai e ha un futuro davanti che brilla di azzurro intenso. Era dal 2007 con Filippo Volandri, attuale ct azzurro, che un italiano non arrivava fino alla semifinale degli Internazionali d’Italia. E il pubblico del Foro, riuscito ad accaparrarsi i biglietti sul web facendo le ore piccole per poter assistere allo show, non ha voluto mancare all’appuntamento, sentendo il profumo di un’altra impresa dopo quella firmata da Sonego agli ottavi contro Dominic Thiem dopo una lunga battaglia, durata tre ore e mezza. “E’ un sogno essere arrivato così avanti nel mio torneo preferito, il pubblico mi ha dato una grande mano”, ha dichiarato il torinese dopo aver battuto Rublev.

La finale con Nadal

La giornata tutta azzurra di Sonego ha fatto passare in secondo piano l’ennesima prova convincente del marziano Rafa Nadal. Il nove volte vincitore del torneo, conquista la finale battendo in due set, al termine di una sfida non bella, l’americano Reilly Opelka con un doppio 6-4 in un’ora e 32 minuti di gioco. Per lo spagnolo si tratta della 12/a finale a Roma, e finora il suo score, dal 2005 a oggi, è di 9 vittorie e due sconfitte. Per Djokovic invece la finale a Roma è la numero 11, la sesta con Nadal: i due assi all’epilogo di un torneo che passerà alla storia per le imprese de giovane indomabiie Sonego dal cuore Toro.

(LaPresse/di Luca Masotto)

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