Tentato omicidio, condannato ex Lsu

E’ accusato di aver imbracciato il fucile e fatto fuoco in via San Sossio contro un suo compaesano

VILLA LITERNO – Tentato omicidio e detenzione illegale di armi, sentenza di primo per il dipendente comunale Gaetano Tavoletta. Il Tribunale di Napoli Nord lo ha condannato, con rito abbreviato, ad 8 anni e 8 mesi di reclusione.
L’uomo, 53enne, stando alla tesi degli inquirenti, avrebbe premuto il grilletto a seguito di un diverbio, scaturito da futili motivi, avuto con G.C., suo compaesano. L’episodio esaminato dal palazzo di giustizia normanno si verificò ad ottobre in via San Sossio, dove la vittima e l’imputato hanno dei terreni confinanti. G.C., raggiunto dal proiettile, che avrebbe esploso Tavoletta, alla spalla destra, raggiunse autonomamente il pronto soccorso dell’ospedale di Pineta Grande, a Catelvolturno. Ricevute le cure di cui necessitiva dai medici, venne poco dopo dimesso con una prognosi di 7 giorni.
Sul raid di piombo indagarono i militari dell’Arma della Compagnia di Casal di Principe e della stazione di Villa Literno: rapidamente raccolsero prove che li spinsero a ritenere che a fare fuoco fosse stato proprio Tavoletta. I carabinieri sottoposero a perquisizione l’abitazione del 53enne. E li trovarono e sequestrarono pure una balestra, tre fucili, 187 cartucce calibro 12 e 14 e diversi dardi. Ad assisterlo è l’avvocato Agostino D’Alterio.
Il Comune di Villa Literno ha sospeso Tavoletta dal servizio. Da ex lavoratore socialmente utile stabilizzato era impiegato all’ufficio manutenzione.
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